AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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Il Vangelo di oggi registra una polemica infinita nata dallโesorcismo che Gesรน opera nei confronti di un uomo. La diatriba รจ semplice: Gesรน riesce a fare quello che fa perchรฉ รจ davvero il figlio di Dio o perchรฉ รจ in combutta con il demonio? Quella che potrebbe sembrare una domanda geniale si rivela invece la piรน banale delle domande proprio grazie alla risposta di Gesรน:
โOgni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sullโaltra. Ora, se anche Satana รจ diviso in se stesso, come potrร stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demรฒni per mezzo di Beelzebรนl. Ma se io scaccio i demรฒni per mezzo di Beelzebรนl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demรฒni con il dito di Dio, allora รจ giunto a voi il regno di Dioโ.
Risolto il problema sulla capacitร di Gesรน di fare ciรฒ che fa, forse possiamo recuperare un dettaglio non di poco conto:
โGesรน stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciรฒ a parlare e le folle furono prese da stuporeโ.
Il male appare come colui che impedisce la parola, comunicazione. Gesรน รจ colui invece che restituisce la parola e ripristina la comunicazione. Unโautentica vita spirituale รจ tale quando ci aiuta a recuperare quella parola che ci tira fuori dallโisolamento interiore. In questo senso delle volte una buona confessione puรฒ essere il punto di svolta nella vita di una persona che da tanto tempo sembra essere ostaggio di eventi, ferite o cadute ma che trovando la via del โdireโ, fa finalmente entrare la grazia necessaria a venirne fuori.
Ecco perchรฉ il gesto di esorcismo piรน vero a cui possiamo sottoporci รจ quello di riscoprire autenticamente il sacramento della riconciliazione. In confessionale ci si puรฒ ritrovare con la vita liberata. San Pio da Pietralcina e San Leopoldo Mandic sono due fulgidi esempi di liberatori a questa maniera. Anche per loro รจ valso il medesimo destino di essere accusati da qualcuno di essere in combutta con il demonio, ma lโalbero lo si รจ riconosciuto dai frutti.
NUOVO COMMENTO DA FACEBOOK
La pagina del Vangelo di Luca di oggi ci racconta di un esorcismo operato da Gesรน e di una polemica scoppiata immediatamente dopo, proprio a causa di esso. Ma vorrei che oggi sostassimo su un dettaglio del Vangelo apparentemente secondario rispetto al tono dello stesso racconto, ma a mio avviso piรน decisivo: โGesรน stava scacciando un demonio che era muto.
Uscito il demonio, il muto cominciรฒ a parlare e le folle rimasero meravigliateโ. Siamo abituati a pensare alle manifestazioni del male come eventi eclatanti che ci spaventano e ci terrorizzano. Nel Vangelo di oggi il male ha solo un sintomo: blocca la comunicazione di questโuomo, gli impedisce di parlare. Credo che tante volte abbiamo fatto la medesima esperienza, cioรจ ci siamo sentiti bloccati, incapaci di condividere, di raccontarci, di aprire il cuore.
Gesรน guarisce questโuomo ed รจ un poโ come se questo racconto volesse dire a ognuno di noi che anche quando ci troviamo in simili condizioni il Signore puรฒ liberarci. Il vero problema รจ accorgersene e desiderare di tornare ad aprirsi. Nella parte finale del racconto perรฒ troviamo una considerazione utile: โQuando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno piรน forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Chi non รจ con me, รจ contro di me; e chi non raccoglie con me, disperdeโ. ร un poโ come se Gesรน volesse dirci che alcune volte possiamo aiutarci da soli, ma altre volte il male che ci accade รจ piรน grande delle nostre capacitร . Per questo la nostra relazione con Cristo รจ relazione con chi รจ piรน forte non solo di noi ma anche del male stesso. Senza di Lui รจ difficile restare sempre in piedi.



