don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 24 Aprile 2023

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Perchรฉ cerchiamo Gesรน? Delle volte la ricerca di Lui รจ solo uno dei tanti modi di esprimere il nostro individualismo malato che cerca solo il proprio benessere. Lo cerchiamo per stare bene ma non perchรฉ abbiamo capito davvero cosa ci sta indicando.

ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโ€™uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.

Cristo certamente vuole portare un โ€œbeneโ€ dentro la nostra vita, ma il bene che Egli porta indica anche una direzione da seguire. Credere prendendoci qualcosa di Cristo e poi non imboccare nessuna direzione uscendo dalla Chiesa non serve a molto. Il vero problema non รจ sentirci bene quando andiamo a pregare, ma che decisione prendiamo quando lo abbiamo fatto davvero e con tutto il cuore. Fanno bene quindi i discepoli a domandare:

โ€œยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโ€™opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยปโ€.

Ogni vera soluzione nella vita spirituale non consiste nel verbo โ€œfareโ€, ma nel verbo โ€œcredereโ€. E credere implica un orientamento di tutta la persona e non solo delle sue azioni. A volte noi โ€œfacciamoโ€ ma senza โ€œcredereโ€, e questo diventa il vero problema. Oggi il Vangelo ci invita a far fare pace tra ciรฒ che ci passa nel cuore e le nostre decisioni concrete. Tra quello che crediamo e quello che scegliamo. Tra fede ed etica.

Molto spesso รจ la spaccatura tra questi due aspetti la vera radice della cattiva testimonianza cristiana. Una preghiera che non รจ unita a unโ€™autentica scelta di bene, รจ una preghiera sterile. La cosa che il mondo ci rimprovera รจ la stessa che Gesรน riferisce ai โ€œcredentiโ€ dellโ€™epoca: โ€œdicono e non fannoโ€. Noi dovremmo saper passare dal โ€œdire al fareโ€, o meglio dal credere alla testimonianza concreta. Solo la nostra vita puรฒ dire davvero la fede che professiamo.

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รˆ suggestivo il modo attraverso cui Gesรน nel Vangelo di oggi smaschera un modo sbagliato di essere suo discepoli. Infatti se da una parte le folle lo stanno cercando dappertutto ma non riescono piรน a trovarlo, quando finalmente lo ritrovano si sentono rivolgere queste parole da parte di Gesรน: โ€œIn veritร , in veritร  vi dico, voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiโ€. Seguire Gesรน per il sensazionalismo dei miracoli, per le grazie che puรฒ farci, per lโ€™utile che possiamo averne, non รจ essere veramente suoi discepoli. Anche a noi puรฒ capitare di vivere una fede che รจ piรน che interessata ai miracoli, ai benefici, al tornaconto che possiamo averne. Ma cosรฌ come in una storia dโ€™amore la convenienza mette al bando lโ€™amore, cosรฌ nellโ€™esperienza di fede: credere non รจ una magia che risolve i nostri problemi, ma una via di salvezza che implica davvero la nostra conversione. […] Finisci di leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: โœ Gv 6,22-29
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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