don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Aprile 2020 – Gv 3, 16-21

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ยซDio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eternaยป.

La prova dell’amore di Dio รจ Gesรน. Se dimentichiamo questo dettaglio possiamo trasformare Gesรน in un “grande fratello” messo lรฌ per controllare quante volte cadiamo. Ma รจ davvero troppo poco ridurre il ruolo di Gesรน a quello del nostro super-io. Egli รจ venuto perchรฉ la nostra vita possa essere davvero viva.

<<Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio>>.

Scegliere le logiche che intrappolano la nostra vita e rifiutare invece ciรฒ che Gesรน ci ha mostrato come liberazione รจ giร  di per sรฉ una condanna. Dobbiamo toglierci dalla testa che la condanna รจ Dio che punisce. La condanna รจ la conseguenza delle nostre scelte, Anche l’onnipotenza di Dio rispetta la nostra libertร . In questo modo i nostri inferni, molto spesso, li scegliamo noi con i nostri sรฌ e i nostri no.

Ma dobbiamo stare attenti a non fare confusione. Si puรฒ soffrire non per colpa nostra, si possono avere delle ferite che altri ci hanno fatto, si puรฒ vivere nel cuore di un’ ingiustizia, come di un dolore o di una situazione subita, ma tutto questo diventa inferno quando noi ci sentiamo solo vittime senza ricordarci che Gesรน รจ morto affinchรฉ ognuno di noi si ricordi che รจ radicalmente libero in ogni circostanza anche in quelle dove apparentemente non c’รจ nessun margine di scelta.

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E questo per un motivo semplice: anche in ciรฒ che non ho scelto io posso decidere come starci, La libertร  non รจ vincere sempre, ma a volte รจ decidere come si vuole perdere. รˆ solo cosรฌ che una malattia, un dolore, una ferita del passato possono condizionarci molto ma non possono toglierci la decisione di come vivere tutto ciรฒ. La libertร  non รจ per forza cambiare le circostanze ma รจ cambiare noi stessi nelle circostanze.

Ecco la libertร  che ci ha donato Gesรน.

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