don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Agosto 2023

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“È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.

Certe frasi del Vangelo non hanno bisogno di presentazioni perché ormai sono entrare nell’immaginario comune. Eppure questa frase ormai diventata famosa è anche una frase fraintesa, perché Gesù non sta parlando della semplice ricchezza, bensì del rapporto che noi costruiamo con le cose.

Quando le cose, o anche solo il desiderio di esse, appaga o offusca i nostri bisogni allora siamo intrappolati come un cammello che deve passare per la cruna di un ago. Quando si arriva a credere di non aver bisogno degli altri, di Dio, dell’amore, di una speranza grande, di un amico, allora noi ci comportiamo come ricchi, e per uno così non è facile salvarsi.

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Finché non riprendiamo confidenza con il fatto che noi siamo innanzitutto bisogno, e quindi siamo essenzialmente tutti poveri, allora non potremmo nemmeno accogliere il regno di Dio nella nostra vita. Perché Dio dà l’acqua a chi la chiede e non a chi pensa di essere già dissetato. Non dobbiamo passare la vita ad addomesticare i nostri bisogni ma ad accoglierli con umiltà.

Noi non possiamo fare a meno degli altri, non possiamo fare a meno dell’amore, non possiamo fare a meno di Dio, non possiamo fare a meno di tantissime cose e prima ce ne accorgiamo, prima le accogliamo. Chi basta a se stesso è già all’inferno ma ancora non lo sa. Ci verrebbe da domandarci allora perché molti santi nello scegliere la povertà, l’hanno intesa anche come povertà dalle cose materiali.

Credo che questa scelta sia una scelta pienamente umana, e quindi profondamente simbolica. La distanza dalle cose materiali ci ricorda la giusta distanza che dobbiamo avere da tutto ciò che ci spinge a un’autosufficienza mortifera. Capita troppo spesso che sono le cose a possedere noi e non invece noi le cose. Meglio quindi provare un po’ di fame e ricordarsi di essere liberi, che essere satolli e fondamentalmente succubi del mondo.

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La povertà evangelica è celebrazione di libertà non di sacrificio.

ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

«In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». Chi sono i ricchi? Quelli che hanno molte cose? No. I ricchi a cui si riferisce il Vangelo sono coloro che sono in ostaggio delle cose che hanno. Se vincoliamo la nostra felicità a una delle circostanze di questo mondo (salute, lavoro, beni, circostanze favorevoli) non appena esse verranno meno, verrà meno anche la nostra felicità. Se invece facciamo dipendere la nostra felicità da quanto ci sentiamo amati, allora sappiamo per certo che tutta l’opera di Dio consiste nell’amarci in una maniera così affidabile e definitiva da non avere più bisogno di cercare null’altro. Infatti chi si sente amato non cerca altro, sta bene dov’è, e così com’è. Ma tutti sappiamo per esperienza che è difficile arrivare a una tale conversione. […] Continua a leggere qui.


✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 19,23-30

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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