Il male ci convince a non pregare perchรฉ insinua in noi la paura che se chiederemo qualcosa non ci sarร data, se cercheremo ciรฒ che conta non lo troveremo mai, e che se disperati busseremo alla porta di uno che dice di amarci, in realtร ci accorgeremo che non cโรจ nessuno dentro.
ร la paura di tutto questo che fa ammalare la nostra preghiera. Gesรน invece con una grandissima autoritร ci dice che se chiederemo, se cercheremo, se busseremo, avremo, troveremo, ci sarร aperto. E per convincerci di questo ci mostra la logica di un qualunque padre di questa terra:
โChi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darร una pietra? O se gli chiede un pesce, darร una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre vostro che รจ nei cieli darร cose buone a quelli che gliele domandano!โ.
Infatti come รจ possibile credere che Dio รจ amore e poi vivere con la paura che questo amore possa riservarci brutte sorprese? Eppure la fatica piรน grossa che come credenti facciamo รจ quella di tirare giuste conseguenze da quello che professiamo di Dio. Non a caso la parola piรน difficile da pronunciare nella nostra preghiera รจ โsia fatta la tua volontร โ.
Siamo come convinti che la volontร di Dio sia contro di noi, che non ci convenga, che non valga la pena. Eppure se Egli ci ama come potrebbe essere possibile che la Sua volontร sia contro di noi? Ciรฒ che deve aumentare in maniera esponenziale nella nostra vita spirituale รจ la fiducia. Senza fiducia la nostra preghiera รจ solo un disperato tentativo di convincere Dio di qualcosa senza ricordarci che se non ci amasse non saremmo nemmeno lรฌ a pregare.
Ecco perchรฉ oggi forse dobbiamo ricordarci che se non scegliamo di fidarci non serve nemmeno pregare.
โ
Commento al brano del Vangelo di: Mt 7,7-12
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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