don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2022

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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La piรน grande schiavitรน a cui siamo sottoposti รจ quella dello sguardo: siamo tutti bisognosi di sentirci guardati. Non รจ un problema di vanitร , รจ innanzitutto un bisogno latente di sentirci vivi solo nella misura in cui gli altri si accorgono di noi. Se tutto questo รจ umano, con il passare del tempo, non accorgendoci di questa spinta interiore, possiamo rischiare di sottomettere tutta la nostra esistenza al solo bisogno di essere ammirati.

Tutto, allora, รจ fatto solo per attirare lโ€™attenzione e non piรน per il motivo vero per cui ogni cosa andrebbe fatta. Persino la vita spirituale, che dovrebbe essere lo spazio di autenticitร  piรน importante della nostra vita, puรฒ trasformarsi in una farsa. Ecco allora che il mercoledรฌ santo ci fa entrare nel grande tempo dellโ€™autenticitร , facendoci sperimentare tre grandi luoghi dove possiamo imparare a disintossicarci dal bisogno di essere visti per recuperare il bisogno di essere veri.

Elemosina, preghiera e digiuno sono il grande alfabeto che ci offre la quaresima per prepararci allโ€™incontro con la Pasqua. Nessuno, infatti, puรฒ risorgere se non accetta di morire a ciรฒ che lo imprigiona.

La prima prigione da rompere รจ quella del proprio io. Esso, infatti, ci fa vivere sempre concentrati su noi stessi, sui nostri bisogni, sulle nostre convinzioni, sulle nostre emozioni, eclissando quasi sempre lโ€™altro, chi ci sta accanto, il nostro prossimo. Nellโ€™esercizio dellโ€™elemosina noi ci impegniamo a non avere piรน come prioritร  il nostro io, ma a fare entrare la grande variabile del tu.

La seconda prigione รจ quella dellโ€™autosufficienza, cioรจ del pensare di bastare a se stessi. รˆ la preghiera che ci ricolloca nella maniera giusta, relativizzandoci. Infatti nella preghiera ci accorgiamo che Dio esiste e che non siamo noi. E questa notizia รจ liberante perchรฉ ci riconcilia con i nostri limiti.

La terza e ultima prigione da cui liberarci รจ quella delle nostre mancanze. Passiamo la vita a riempire i nostri vuoti, ma solo digiunando da questo riempimento troveremo finalmente una via dโ€™uscita.ย