don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2023

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La festa di oggi è una festa carica di luce. È la luce cantata dal vecchio Simeone. È la luce di Cristo che viene riconosciuto per ciò che realmente è. Ma c’è un dettaglio del Vangelo che non possiamo trascurare:

“Mosso dunque dallo Spirito, [Simeone] si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio”. Simeone è “mosso dallo Spirito”.

Come sarebbe bello se ognuno di noi sentisse il desiderio di “essere mosso dallo Spirito”. Noi agiamo per calcolo, per buon senso, per emozioni, per sensazioni, per paura, per entusiasmi, ma c’è un modo di agire che nasce espressamente dalla vita spirituale, ed è agire “mossi dallo Spirito”. Chi agisce in questo modo è un po’ come una vela che viene sospinta dal vento favorevole.

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Lo Spirito non ci toglie la libertà ma la orienta, la indirizza per la direzione giusta. Esso ci fa fare ciò che veramente ci compie, e proprio per questo ci fa fare la volontà di Dio. Viviamo in un momento storico dove si ha la sensazione che per essere liberi bisogna fare solo ciò che si vuole, ma la verità è che quando pensiamo di fare qualcosa perché la vogliamo, non ci accorgiamo che la nostra volontà molto spesso è condizionata da molte cose, e pensa di essere libera ma libera non è.

Solo lo Spirito ci mette nelle condizioni di essere davvero liberi e di farci fare ciò che più ci realizza. Se Simeone non si fosse fatto guidare dallo Spirito non avrebbe visto con i suoi occhi la salvezza. Sarebbe bello se ognuno di noi si domandasse cosa lo muove, e se riesce a discernere quando è lo Spirito a sospingerci verso qualcosa e così assecondarlo.

Fonte


Commento al brano del Vangelo di: Mc 6, 1-6
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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