don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2023

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โ€œState bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterร  sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terraโ€.

Il livello di ansia che suscita questo Vangelo supera i limiti consentiti, ma solo perchรฉ quando pensiamo alla parola fine ci viene subito in mente la morte. E se invece la parola fine fosse legata non semplicemente alla morte o alla fine del mondo, ma alla fine di qualcosa che stiamo vivendo?

Se riformulassimo questo Vangelo in una maniera diversa potremmo dire: attento a non appesantirti il cuore o a vivere superficialmente perchรฉ quando meno te lโ€™aspetti ti ritrovi un matrimonio finito e dei figli che ti odiano. Cosa sta dicendo di cosรฌ terrificante un Vangelo cosรฌ? Sta dicendo solo la nuda e cruda veritร .

Certe volte la vita ci riserva dei ceffoni che arrivano allโ€™improvviso ma solo come conseguenza di una vita vissuta in strafottenza. Se รจ vero per un matrimonio, o unโ€™amicizia, ciรฒ รจ vero anche nel nostro rapporto con Dio e nel nostro rapporto con la fine di tutta la storia.

Se hai vigilato nel vivere una vita piena allora non avere paura della tua fine, perchรฉ non ti sorprenderร , semplicemente accadrร , non come distruzione, ma come compimento, perchรฉ il Signore ci ha insegnato che la fine di qualcosa รจ sempre mescolata con un inizio nuovo. Per un cristiano la fine non รจ mai semplicemente fine.

Ma la fine invece diventa un argomento serio quando i cambiamenti ci trovano impreparati. La vigilanza a cui ci richiama il Vangelo non รจ vivere sulla difensiva come se dovesse accaderci sempre qualcosa di brutto.

Ma la vigilanza รจ: non perdersi un solo frammento di vita perchรฉ prezioso, unico, irripetibile. E la sua unicitร , la sua irripetibilitร  รจ data dal fatto che potrebbe essere lโ€™ultimo. Ma รจ la memoria della vita eterna che dร  valore a ciรฒ che finisce. Andiamo incontro alla fine perchรฉ sappiamo esserci una vita, non il nulla.

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โ€œState bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvvisoโ€. Quando la vita comincia a farsi difficile, la cosa che ci viene piรน semplice e rifugiarci in qualche guscio. Il sonno rappresenta molto spesso una via di fuga dalle cose difficili. Per questo chi รจ angosciato a volte tende a dormire molto. Ma cโ€™รจ una declinazione del sonno alternativa: รจ quella che viene fatta attraverso vie di fuga ancora piรน distruttive come lโ€™alcol, la droga, il sesso, i piaceri. Delle volte cadiamo in questi meccanismi non per semplice superficialitร  ma per disperazione. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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