Il gesto della scelta dei discepoli che viene raccontato nel Vangelo di oggi non riguarda solo una categoria di persone ma riguarda tutti coloro che hanno il dono della fede.
Troppo volte leggiamo il Vangelo piegandolo a letture clericali, ma dimentichiamo che ogni pagina del Vangelo parla a tutti e non solo a preti o consacrati, perchรฉ la chiamata di fondo non รจ a una vocazione specifica ma a quella vocazione battesimale che ci rende tutti discepoli: sacerdoti, re e profeti.
ร come se da prete io escludessi il racconto delle nozze di Cana solo perchรฉ sono celibe. Quel racconto non รจ riservato solo agli sposi ma a ogni battezzato. Ugualmente il Vangelo di oggi:
โSalรฌ poi sul monte, chiamรฒ a sรฉ quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituรฌ Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perchรฉ avessero il potere di scacciare i demรฒniโ.
Vorrei sottolineare le tre conseguenze della chiamata di Gesรน. Innanzitutto dice il Vangelo li chiamรฒ perchรฉ โstessero con luiโ; la prima grande chiamata รจ ad avere unโintimitร con il Signore. La prima chiamata รจ ad avere unโautentica vita spirituale.
Poi aggiunge โper mandarli a predicareโ; non si puรฒ pensare a una fede che non diventi missione, annuncio. Una fede che non sente lโurgenza di annunciare ciรฒ che si รจ incontrato come Vero nella propria vita non รจ fede ma solo ornamento inutile.
Terza cosa โperchรฉ avessero il potere di scacciare i demรฒniโ che non significa che rende tutti esorcisti alla maniera del grande padre Amorth, ma rende tutti capaci di combattere il male in ogni sua subdola manifestazione: ingiustizia, disperazione, tentazione, visione mondana della vita e della storia, e cosรฌ via.
Vita spirituale, missione e lotta al male sono le tre conseguenze del dono della fede.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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