โCon timore e gioia grande, le donne corsero a dare lโannuncio ai suoi discepoliโ.
ร bella la commistione tra timore e gioia presente nel Vangelo di oggi. La Pasqua che abbiamo appena celebrato si prolunga per otto giorni. E in questi otto giorni continuamente entreremo nei racconti della resurrezione. Oggi lo facciamo con la corsa di queste donne. La grande differenza che cโรจ tra la paura e il timore รจ lโeffetto che produce. La paura paralizza, il timore รจ solo lโanticamera della gioia, oltre ad essere, come ci ricorda la Scrittura, lโanticamera della sapienza.
E tutto questo perchรฉ il timore รจ un prodotto dellโamore, non della colpa. In questo gesto di resurrezione rappresentato dalle donne accade la regola fondamentale del Vangelo: esse corrono verso i fratelli, e proprio mentre stanno andando incontro ai loro fratelli incontrano Gesรน:
โEd ecco, Gesรน venne loro incontro e disse: ยซSalute a voi!ยป. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesรน disse loro: ยซNon temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: lร mi vedrannoยปโ.
Se vuoi incontrare Gesรน devi andare incontro ai fratelli. Se ti ripieghi su te stesso non incontrerai mai Gesรน ma solo le tue mancanze. Incontrare Gesรน perรฒ significa assumere nei suoi confronti la stessa postura dei Magi, dei pastori, dei veri discepoli che incontratolo lo adorano. Il gesto dellโadorazione รจ un gesto di grande intimitร .
Sembra che il Vangelo voglia dirci che quando incontri Gesรน non puoi accontentarti semplicemente di unโesperienza intellettuale, ma deve poter essere lโinizio di unโesperienza affettiva, profonda, appassionata che segna la tua vita in maniera indelebile. Questo tipo di rapporto perรฒ non puรฒ mai avere come pretesa quello di possedere Gesรน.
La vita spirituale non รจ un modo per gestire Dio, ma solo una maniera attraverso cui facciamo unโesperienza di amore decisiva che ci mette costantemente in cammino e proprio per questo rende ciascuno di noi โangeli/annunziatori della resurrezioneโ.
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La resurrezione รจ una faccenda che sfugge i nostri normali ragionamenti. Finchรฉ non si accetta che cโรจ una grande differenza tra la fervida immaginazione e la grandezza della realtร nella sua totalitร , continueremo a pensare che tutto ciรฒ che non capiamo allora non esiste, e se diciamo che esiste allora stiamo solo lavorando di fantasia.
La veritร รจ che la realtร รจ molto piรน grande dei nostri ragionamenti e ci sono delle cose che sfuggono al metro di misura delle nostre idee, ma ciรฒ non vuol dire che queste cose non esistono. Ecco perchรฉ fin dallโinizio si รจ tentato di ridurre la resurrezione a una questione semplicemente umana, perchรฉ รจ piรน facile dire che la resurrezione รจ una montatura che accettare che essa sia un fatto reale.
I sommi sacerdoti, secondo il racconto del Vangelo di Matteo, tentano di corrompere le guardie per far dire loro una versione dei fatti distorta: โยซDichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrร all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noiaยป.
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Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Cosรฌ questa diceria si รจ divulgata fra i Giudei fino ad oggiโ. Ma la Veritร รจ sempre piรน grande di ogni menzogna. Non si puรฒ tenere nascosta la luce per troppo tempo. Per questo dopo duemila anni nessuna bugia ha potuto soffocare il fatto della resurrezione di Gesรน.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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