Dovrebbe suscitare sospetto la parola โesaltazioneโ accanto alla parola โcroceโ. Si potrebbe pensare erroneamente che lโesaltazione della croce sia lโesaltazione della sofferenza. Ma la veritร รจ unโaltra: ciรฒ che come cristiani oggi noi celebriamo con solennitร รจ la Croce di Cristo e non una croce qualsiasi.
E quando diciamo โCroce di Cristoโ non ci riferiamo al semplice legno o ai chiodi bensรฌ al modo con cui Egli se nโรจ fatto carico. Infatti la Croce che salva รจ il dono di sรฉ. Gesรน ha dato la sua vita per ciascuno di noi realizzando in pieno ciรฒ che aveva detto:
โnessuno ha un amore piรน grande di chi dร la vita per gli amiciโ.
Accogliere la Croce allora non significa andarsi a cercare la sofferenza, ma vivere tutto quello che la vita ci riserva (bello o brutto che sia) domandandoci se lo stiamo vivendo per amore e con la logica del dono. In questo senso un padre che si sveglia presto la mattina e va a lavorare, o una madre che fa i salti mortali per far quadrare i conti, o un malato che deve affrontare una terapia dolorosa, o una qualunque persona che vive una qualunque circostanza della vita deve chiedersi se sta vivendo quelle cose subendole o accogliendole come un modo per amare e per donare la vita.
Gesรน non รจ venuto solo a darci lโesempio ma a ricordarci che in questo particolare modo di accogliere la vita, noi non siamo soli. Lui รจ con noi, crocifisso con noi, inchiodato con noi. Non รจ lontano nei cieli ad osservare come ce la caviamo, ma รจ con noi a vivere intimamente quello che ci accade. Ecco perchรฉ guardarlo in Croce non deve suscitare sensi di colpa, ma senso di gratitudine.
Lo guardiamo e diciamo: โhai deciso di stare con me, dalla mia parte, lรฌ dove tutti scappano. Hai offerto la tua vita perchรฉ io non fossi solo mai. Sei morto perchรฉ io possa accogliere la morte sapendo che lโhai vintaโ.
โ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
Una festa che esalta la Croce potrebbe sembrare una festa al quanto macabra. Ma questo rischio lo corriamo soprattutto quando non abbiamo chiaro che cosa sia innanzitutto la Croce. Essa non รจ lโesaltazione del dolore, della sofferenza come lo strumento privilegiato che un sadico Dio usa per salvarci. La Croce รจ ciรฒ che spiega mirabilmente Giovanni nella pagina del Vangelo di oggi: โDio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di luiโ. La Croce quindi รจ lโesaltazione dellโAmore di Colui che ha dato la propria vita per amore nostro. Neanche a Gesรน piace il dolore e la sofferenza. […] Continua a leggere qui.
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Gv 3,13-17
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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