AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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โLa mรจsse รจ grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mรจsse perchรฉ spinga degli operai nella sua mรจsseโ.
Il lavoro รจ tanto ma le persone che vogliono lavorare sono poche. Giร ai tempi di Gesรน la sensazione รจ che il campo del mondo e delle vite delle persone sia cosรฌ sconfinato da esigere quanta piรน gente possibile che prenda a cuore il mondo e le storie delle persone. I discepoli di Cristo hanno questa fondamentale chiamata: prendere a cuore il mondo e ogni uomo che vi รจ in esso affinchรฉ ricevano ciรฒ di cui piรน hanno bisogno, un Senso, un significato. Per noi tutto ciรฒ ha un nome proprio, Gesรน Cristo.
Quando si ama qualcuno, quel qualcuno avverte che la sua vita ha senso. Sperimenta nella propria esperienza chi รจ Dio. Dio infatti รจ Amore. C’รจ un cosรฌ grande bisogno di Amore che non bastano mai gli operai. Lโappello di Gesรน รจ lโappello ai santi, a chi vuole sporcarsi le mani in questo.
Ma Gesรน non si limita a dirci che cโรจ questo bisogno, ma ci dice anche quali sono le condizioni lavorative: โAndate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non portate nรฉ borsa, nรฉ sacca, nรฉ calzari, e non salutate nessuno per via. In qualunque casa entriate, dite prima: “Pace a questa casa!” Se vi รจ lรฌ un figlio di pace, la vostra pace riposerร su di lui; se no, ritornerร a voi. Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ l’operaio รจ degno del suo salario. Non passate di casa in casa. In qualunque cittร entriate, se vi ricevono, mangiate ciรฒ che vi sarร messo davanti, guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si รจ avvicinato a voi”.
In pratica la traduzione concreta รจ questa: non fate affidamento su ciรฒ che avete ma su Chi vi manda. Non andate come sprovveduti ma ricordatevi che fuori ci sono lupi non gattini. Non fate gli eroi solitari ma cercate di trovare la forza nel fatto che ci sia qualcuno accanto a voi.
Portate pace, e andate a parlare soprattutto a chi soffre. ร questa solitamente la spina dorsale dei santi e di ciรฒ che fanno.
Un altro commento dopo il video.
Altro commento da Facebook
โDopo questi fatti il Signore designรฒ altri settantadue discepoli e li inviรฒ a due a due avanti a sรฉ in ogni cittร e luogo dove stava per recarsiโ. Perchรฉ il Signore si fa precedere dai suoi discepoli? Perchรฉ li manda a due a due? Sono interrogativi importanti che non possiamo ignorare. Se Gesรน si fa preparare la strada da gente inaffidabile come i discepoli, come me e come te, ci sarร un motivo. E credo che il vero motivo sia la potenza che sprigiona la comunione di due amici.
Li manda a due a due per ricordare a ciascuno di noi che lโunica cosa che puรฒ preparare davvero la strada a Gesรน รจ fare esperienza di legami significativi, di amici affidabili, di persone che si sforzano davvero di volersi bene. ร il caso di Cirillo e Metodio, fratelli e amici, di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Si evangelizza solo se si dร testimonianza di saper volere davvero bene. Non sono le opere lโalfabeto dellโevangelizzazione ma lโamore: โVi riconosceranno da come vi amereteโ.
Allora รจ di questo che dovremmo preoccuparci: le nostre comunitร , le nostre esperienze ecclesiali sono luoghi di testimonianza di amicizia, di amore gratuito, di comunione? A che cosa mai potrebbe servire una Chiesa che organizza cose, e persino la caritร , ma non sa amare? Oggi il Vangelo ci spinge a questa decisione, a questa conversione. Scegliere di voler bene a qualcuno significa evangelizzare senza bisogno nemmeno di parole.



