HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 12 Marzo 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 5, 1-16

Il Vangelo di oggi è ambientato in una particolare zona di Gerusalemme che è la porta delle Pecore. Vi era lì una piscina d’acqua che nella credenza comune si riteneva avesse delle proprietà taumaturgiche. Gesù attraversa la folla di malati assiepati accanto all’acqua e indugia su un uomo paralizzato da trentotto anni:

“Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me»”.

L’espressione “non ho nessuno” può tradurre lo stato d’animo che alberga nel cuore di molti di noi. Infatti possiamo vivere in mezzo a tanta gente ma non sentirci davvero presi a cuore da nessuno. La vita spirituale è proprio l’esperienza di sentirsi presi a cuore da Qualcuno che ha un nome e un volto: Gesù.

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“Egli gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare”.

È possibile riprendere la propria vita in mano e ricominciare a camminare quando si fa esperienza di sentirsi voluti bene nel profondo. L’esperienza di fede è un’esperienza che cambia la vita proprio perché la libera dalle paralisi che nascono da quella sensazione di radicale solitudine che delle volte abita il nostro cuore.

In questo senso imparare a pregare può salvarci letteralmente la vita.

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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