โIn quel tempo, mentre andava via, Gesรน, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimiยป. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌโ.
Il Vangelo di oggi รจ raccontato dal diretto interessato. ร lui il Matteo del racconto, ed รจ lo stesso San Matteo evangelista di cui oggi festeggiamo la ricorrenza liturgica.
Colpisce la velocitร di ciรฒ che accade. In fondo Gesรน usa una sola parola, un solo verbo: โSeguimiโ. E Matteo non risponde neppure con delle parole, risponde con una decisione. Questo dovrebbe ricordarci che la vera fede non รจ un ricettacolo di tantissimi ragionamenti e convincimenti. A volte la fede รจ una sola parola che Gesรน pronuncia sulla nostra vita. ร la parola decisiva. ร la parola che aspettavamo da anni.
Chissร da quanto tempo Matteo aspettava qualcuno che lo tirasse fuori dalla sua situazione, da quella vita che aveva scelto ma che non lo rendeva felice. Chissร a che parte del suo discorso interiore si รจ collocato quel verbo che lo ha fatto scattare in piedi. Di sicuro rimane come decisivo per noi ricordarci che la prova del nove della nostra fede non la si gioca su quanto abbiamo capito, ma su quanto abbiamo deciso.
Chi crede deve prendere delle decisioni per la propria vita. Senza decisioni anche Gesรน che ci rivolge la sua parola รจ abbastanza inutile. Perchรฉ come ci ricorda SantโAgostino: โIl Dio che ci ha fatti senza di noi, non ci salva senza di noiโ. Matteo quindi da quel banco delle imposte si alza e inizia quello che noi oggi chiamiamo โdiscepolatoโ.
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Questa parola significa una realtร profonda e decisiva nella vita di una persona. Significa avere qualcuno da seguire. Avere una strada, avere una traccia, avere un destino. Credere รจ smettere di vivere a caso e cominciare a vivere per un motivo. Con la grande differenza che questo motivo per noi รจ Qualcuno. Cristo รจ il nostro destino, รจ il nome proprio di ogni nostra vocazione qualunque essa sia.
ร il motivo per cui tutta la vita vale la pena, vale alzarsi, vale lasciare il vecchio.



