โIn quel tempo, Pietro prese a dire a Gesรน: ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguitoยปโ.
Sembra di sentire il figlio maggiore della parabola del figliol prodigo che cerca di monetizzare il suo rapporto con il padre e che รจ un poโ quello che tutti piรน o meno pensiamo ma che non troviamo il coraggio di dire ad alta voce. Poi quando la vita ci pesta un piede rinfacciamo a Dio tutto: โho sempre fatto tutto quello che dovevo fare e che la fede mi ha insegnato, perchรฉ hai fatto accadere questo?โ.
ร inutile, รจ cosรฌ umana questa logica commerciale in cui vogliamo far rientrare anche Dio. Gesรน non sembra scandalizzato da queste parole. ร bello sapere che Gesรน non si meraviglia della nostra umanitร , anche quando palesa degli aspetti cosรฌ mediocri. Prende sul serio anche certi aspetti, ma lo fa per portarci a un livello piรน alto. Il contraccambio che riceviamo non รจ in termini semplicemente materiali.
โIn veritร io vi dico: non cโรจ nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva giร ora, in questo tempo, cento volte tantoโ.
Quel centuplo รจ fatto di una consapevolezza nuova che Cristo aggiunge alla nostra vita. ร un di piรน che centuplica la nostra capacitร di gustarci le cose. Cento volte in piรน in gusto della vita, non in semplici cose. E tutto ciรฒ รจ necessario affinchรฉ non si fraintenda il cristianesimo come lโattaccamento malato alla logica del sacrificio.
Vivere di sacrificio significa vivere mortificando la vita e pensando che da quella mortificazione ne avremo una contropartita piรน grande. ร vivere sbilanciati cosรฌ tanto nellโal di lร da dimenticare completamente lโal di qua. Ma se la vita eterna รจ tale significa che non ha a che fare solo con il dopo, ma anche con lโadesso. Ecco perchรฉ dovremmo sperimentare una vita eterna, una vita piena anche ora, diversamente saremmo solo alienati ma non credenti.
Pietro lo ha capito prima di tutti, e ci ha offerto un cristianesimo con i piedi per terra.
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ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguitoยป. Possono apparire cosรฌ meschine queste parole di Pietro, sembrano le parole di chi vuole presentare il conto, le parole di chi sta cercando la contropartita alle proprie scelte. Eppure cโรจ qualcosa di vero e non di meschino nellโaffermazione di Pietro: cโรจ o no un โmeglioโ nascosto nella vita di chi ha preso sul serio il Vangelo? Diversamente ci sembrerebbe che esso ci insegni solo una masochistica rinuncia. In maniera demoniaca il male vuole convincerci esattamente di questo, e cioรจ che vivere la radicalitร del Vangelo significhi perdersi la parte piรน bella della vita. Ma stanno davvero cosรฌ le cose? Il cristianesimo รจ rinunce e sacrifici? Gesรน risponde in questo modo: ยซIn veritร vi dico: non c’รจ nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva giร al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eternaยป. […] Finisci di leggere qui.
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mc 10,28-31
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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