Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2020

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Il rischio di perdere lโ€™occasione

Nellโ€™economia dellโ€™anno liturgico, le ultime domeniche del Tempo Ordinario sono occasione propizia per i fedeli di riflettere sul fine della storia, il momento del ritorno glorioso di Cristo alla fine dei tempi. In questo anno, seguendo il Vangelo di Matteo, veniamo invitati a meditare il discorso escatologico di Gesรน (cap. 24-25), da cui il brano di questa domenica รจ tratto. Le dieci vergini sono le damigelle di onore che accompagnano il corteo nuziale, secondo lโ€™uso tipico dellโ€™oriente antico. Esse vengono distinte in sagge (in greco phronimoi, intelligenti) e stolte (in greco moroi, empio, profano, folle).

Il centro della parabola รจ dato dallโ€™incontro con lo Sposo, certamente immagine di Cristo, che torna per celebrare le sue nozze definitive con lโ€™umanitร , alla fine dei tempi. Sia le vergini sagge che le vergini stolte, dal momento che lo sposo tardava, si addormentano, proprio come i discepoli nel Getsรจmani. Non sono capaci di vegliare e di attendere. Sia le sagge che le stolte, quindi si ritrovano manchevoli, nella stessa incapacitร  di attendere con vigilanza.

Tutti, di fronte a Cristo, siamo manchevoli! Dove sta, perรฒ, la differenza di atteggiamento tra le vergini sagge e quelle stolte? Sicuramente โ€“ ad un primo livello โ€“ nella modalitร  di prepararsi allโ€™incontro e di essere previdenti, ma ancor piรน, nel fatto che, quando le cinque senza olio sufficiente si scoprono impreparate, anzichรฉ concentrarsi sul fine della loro missione, che era quello di accogliere lo sposo, si lasciano distrarre dalla mancanza di olio e finiscono per perdere lโ€™occasione di partecipare alle nozze. Se avessero atteso lo sposo, anche senza la lampada accesa, avrebbero potuto confidare nella sua misericordia ed essere accolte alla sua festa.

Lโ€™aver lasciato la loro missione di attesa e vigilanza, seppure con la โ€œbuona intenzioneโ€ di essere trovate perfette, le distoglie dal loro ruolo principale e finisce per escluderle dallโ€™incontro. La terribile immagine della porta chiusa ci ricorda che verrร  un tempo in cui non sarร  piรน possibile cambiare le sorti. Il momento dellโ€™incontro con Cristo, quando solo Dio conosce, sia a livello personale, sia a livello dellโ€™intera umanitร , pone nella dimensione della definitivitร . Finchรฉ siamo in cammino e in attesa, se il nostro sguardo rimane fisso su di Lui, anche se non saremo trovati perfetti, potremo sempre confidare nella sua misericordia.

Se invece ci distraiamo e concentriamo la nostra attenzione su altro, sia pure su una presunta perfezione, perdiamo lโ€™unica occasione della nostra vita e non ci sarร  piรน nulla da fare. Nelle terribili parole dello sposo, che dice di non conoscere le vergini, si sente il giudizio inesorabile di Dio su coloro che invece di amarlo e concentrarsi su di Lui, si sono lasciati attrarre da obiettivi diversi dal suo amore.

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