Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 7 Agosto 2022

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Gesรน nel brano evangelico di questa domenica indirizza ai suoi discepoli parole di consolazione. Nonostante la piccolezza e lโ€™apparente irrilevanza del gruppo dei discepoli,ย  essi sono destinatari di un dono e responsabilitร  unici: avere avuto in ereditร  il Regno.

Questo dono esige chiaramente una vita diversa da quella del mondo, in cui โ€“ come Gesรน ci ricorda in continuitร  con il messaggio di domenica scorsa โ€“ non รจ il possesso dei beni che conta, lโ€™accumulare per sรฉ stessi, ma costruire il vero tesoro in cielo, ossia arricchirsi davanti a Dio di amore verso di Lui e i fratelli, senza egoismi e cupidigie. Vivere il dono del regno in mezzo a noi, poi, si traduce anche in un atteggiamento di vigilanza continua, come quello che erano chiamati a vivere gli Ebrei in uscita dallโ€™Egitto nella notte dellโ€™esodo.

Non ci si puรฒ permettere di distrarsi da ciรฒ che conta veramente, appesantendo il proprio cuore in preoccupazioni terrene o in falsi progetti umani, che possono essere spazzati via da un momento allโ€™altro. Quando il cuore รจ vigile e immerso in Dio, al suo ritorno โ€“ nel nostro incontro personale con Lui nellโ€™ora della nostra morte, come anche alla fine dei tempi per tutta lโ€™umanitร  โ€“ Egli non ci sorprenderร  come un ladro nella notte, ma saremo in grado di accoglierlo stando in piedi, con lo sguardo colmo di speranza e la vita animata dallโ€™amore e dalla fede.

La piรน grande tentazione nella vita umana, infatti, รจ quella di comportarsi come padroni, piuttosto che come amministratori. Noi non siamo i padroni della vita, del mondo e della storia, ma rispettando profondamente la nostra libertร , Dio ci ha costituiti amministratori della stessa. Come cristiani battezzati, destinatari della parola di fede, a noi รจ stata affidata la veritร  su Dio e su noi stessi e siamo stati resi partecipi della sua volontร .

Se, nonostante questo dono immenso, continuiamo a comportarci come autocrati e padroni assoluti della nostra vita e della vita degli altri, come se Dio non ci fosse e come se non ci fosse una sua volontร  a cui conformarsi, finiremmo per perdere la possibilitร  dellโ€™eternitร . Ogni dono, infatti, richiede sempre una risposta responsabile!

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