I versetti del brano evangelico di questa domenica sono come la vetta di unโaltissima rivelazione che Gesรน offre ai suoi discepoli. Egli rende lode al Padre, origine e fonte di tutte le cose terrestri e celesti, perchรฉ ha scelto i piccoli come destinatari dei grandi insegnamenti del Vangelo, nascondendone il vero senso ai sapienti e ai dotti. Gesรน svela la logica del Regno: non sono i grandi, quelli che il mondo considera tali, per studio, professione, ruolo sociale, ma i piccoli, i semplici, gli umili, coloro che non stanno sulla cresta dellโonda mondana, ad essere i veri conoscitori di Dio.
La storia della santitร cristiana รจ piena di esempi di gente analfabeta e senza titoli di studio che รจ stata capace di accogliere la rivelazione di Gesรน, giungendo alle piรน alte speculazioni della dottrina teologica e spirituale. Guardando attentamente le nostre comunitร cristiane, possiamo fare esperienza diretta di questo modo di procedere di Dio: spesso proprio le persone piรน semplici, le vecchiette del rosario, gli ammalati, i disabili, gli emarginati, coloro che le prime pagine dei giornali non conoscono e non conosceranno mai, sono lโesempio di questa sapienza semplice e alta, non fatta di complesse erudizioni teologiche, ma impregnata di una vera conoscenza di Dio.
Sono sempre illuminanti le parole dellโApostolo Paolo: โConsiderate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, nรฉ molti potenti, nรฉ molti nobili. Ma quello che รจ stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che รจ debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che รจ ignobile e disprezzato per il mondo, quello che รจ nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perchรฉ nessuno possa vantarsi di fronte a Dioโ (1Cor 1,26-28). La scelta di Dio, รจ proprio ciรฒ che Egli ha disposto nella sua volontร , quella che Gesรน chiama la sua benevolenza (eudokรฌa), ossia quanto di meglio Egli potesse decidere per rendere gli uomini partecipi della sua vita divina.
Il cammino di rivelazione e di conoscenza del Padre non puรฒ prescindere dalla persona del Figlio, il vero rivelatore del suo volto (cfr. Gv 1,18). Non cโรจ altra strada per arrivare a Dio, se non Cristo Gesรน. San Paolo VI, in una delle sue preghiere piรน belle, scriveva: โO Cristo, nostro unico mediatore, Tu ci sei necessario: per vivere in Comunione con Dio Padre; per diventare con te, che sei Figlio unico e Signore nostro, suoi figli adottivi; per essere rigenerati nello Spirito Santo. Tu ci sei necessario, o solo vero maestro delle veritร recondite e indispensabili della vita, per conoscere il nostro essere e il nostro destino, la via per conseguirloโ (Lettera allโArcidiocesi di Milano โOmnia nobis est Christusโ per la Quaresima 1955).
Lโinvito che il Maestro fa ad andare a Lui, rivolto a tutta lโumanitร , stanca e oppressa, รจ un richiamo alla speranza che solo Lui puรฒ alimentare, dove ciascuno puรฒ trovare il vero ristoro. Chi ha avuto la gioia di poter assaporare il silenzio e la preghiera profonda in compagnia di Gesรน, sa che esperienza rigenerante e trasformante essa sia, anche in mezzo alle sofferenze e alle prove della vita. Forse dovremmo ricordarcene un poโ piรน spesso, presi ogni giorno da mille distrazioni: solo in Lui possiamo trovare la vera pace e il vero ristoro dellโanima. Il celebre inno Jesu dulcis memoria attribuito a San Bernardo ce lo rammenta con molta profonditร : โDolce pensiero di Gesรน, che da la vera gioia al cuore, ma piรน del miele e di ogni altra cosa, รจ dolce la sua presenzaโ. Lโimmagine che Gesรน utilizza per sottolineare questo legame con Lui, potrebbe risultare come una nota un poโ stonata: il Maestro infatti parla di giogo, quello strumento con cui gli animali, posti in cattivitร , devono muovere qualcosa in una direzione determinata, come ad esempio i buoi fanno con lโaratro. Il giogo di Gesรน, perรฒ, รจ leggero, perchรฉ Egli lo porta con noi e ci conduce alla felicitร senza fine. Lasciarsi portare dal Maestro รจ il segno della vera maturitร spirituale.
- Pubblicitร -
ร questo che Gesรน comunicรฒ a Pietro, secondo la narrazione finale del Vangelo di Giovanni: โquando eri piรน giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerร la veste e ti porterร dove tu non vuoiยป. Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: ยซSeguimiยปโ (Gv 21,18-19).
- Fonte
- Immagine da Eco di Basilicata
