Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1, 29-39

Data:

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La vera guarigione

Nella pagina evangelica di questa domenica continua la narrazione della giornata di Gesรน a Cafarnao. Dopo aver insegnato nella sinagoga e aver liberato lโ€™indemoniato con la potenza della sua Parola, il Maestro si reca a casa dei suoi discepoli Simone e Andrea, collocata โ€“ come anche gli scavi archeologici ci hanno mostrato โ€“ accanto alla sinagoga.

La gioia di una visita agli amici viene oscurata dalla notizia della malattia della suocera di Simone: quante volte la scoperta improvvisa o il presentarsi di una malattia in noi o nei nostri cari senza alcun preavviso sconvolgono le nostre vite e i nostri progetti! Lโ€™uomo di fronte alla sofferenza e al dolore scopre tutta la propria fragilitร , vulnerabilitร  e solitudine, segnate dallโ€™esperienza del limite creaturale, che fa sorgere sempre di nuovo la domanda: โ€œdove sei, o Signore?โ€, โ€œperchรฉ?โ€.

Gli amici di Gesรน comprendono che รจ importante โ€œparlargli di leiโ€, perchรจ la presenza del Maestro puรฒ fare la differenza, come ha giร  dimostrato nella sinagoga. รˆ proprio il parlare a Lui nella nostra preghiera e nella nostra solitudine, che permette di rafforzare la certezza che รจ Gesรน la risposta alle domande piรน graffianti che sorgono dal nostro cuore nellโ€™ora della prova.

La preghiera che sale da un cuore umile รจ il segno della fede, ma come in un circolo virtuoso, ne รจ anche il motore: chi crede prega e chi prega crede di piรน. Gesรน, che โ€œpassรฒ beneficando e risanando tuttiโ€ (At 10, 38), non rimane indifferente alla sofferenza della donna e con la mano divina la fa risorgere dalla malattia, perchรฉ ella possa tornare a servire Dio e il prossimo.

Questo evento di guarigione, che fa aumentare la fama di taumaturgo per Gesรน, attira molta folla attorno a Lui. Il Signore, perรฒ, si ritira in preghiera, nel silenzio del suo dialogo con il Padre, per sottolineare con forza il primato dello spirito sulla materia, dellโ€™eternitร  sul tempo, della salvezza eterna sulla salute fisica.

Il segno di guarigione fisica, infatti, non รจ che un richiamo alla potenza di Cristo che opera mediante la sua presenza e potenza la vera guarigione, quella del cuore ferito dal peccato, che รจ lโ€™unica malattia veramente mortale per lโ€™uomo, perchรฉ puรฒ precludergli la salvezza eterna. Ecco allora il senso delle parole semplici e vere attribuite al giovanissimo san Domenico Savio: โ€œLa morte ma non i peccati, Gesรน e Maria siate sempre Voi gli amici mieiโ€.

Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.

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