Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2021

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Nellโ€™Inno dei Vespri della liturgia delle Ore del Tempo di Quaresima, la Chiesa ci fa cantare: โ€œRisplenda la tua lampada / sopra il nostro cammino, / la tua mano ci guidi / alla meta pasqualeโ€œ. Non รจ forse lโ€™episodio della trasfigurazione di Gesรน, presentato alla nostra contemplazione questa domenica, come unโ€™iniezione di luce nel cammino quaresimale? Esso รจ esattamente come lo splendere pieno della Luce di Cristo sugli aspri sentieri della vita. La quaresima, tempo liturgico in cui siamo invitati a rafforzare il nostro cammino di fede in preparazione della Pasqua, รจ la parabola di tutta la vita. In essa sperimentiamo prove, ostacoli e gioie, mentre camminiamo verso la manifestazione piena dellโ€™eterna gloria.

La trasfigurazione di Gesรน, la sua metamorfosis, come si dice in greco, rappresenta proprio unโ€™anticipazione di quella gloria in cui il Cristo entrerร  definitivamente con la sua Resurrezione e a cui tutti noi siamo chiamati. Egli sceglie accuratamente alcuni testimoni privilegiati. Sa che rivelarsi nella luce, prima della passione e morte, poteva prestarsi a malintesi, ponendo lโ€™umanitร  nel rischio di rifiutare la croce. Dare ai suoi piรน intimi discepoli unโ€™anticipazione della sua gloria, dallโ€™altra parte, sarebbe stato un aiuto per loro a non soccombere nellโ€™ora oscura del Calvario. Le sue vesti divennero splendenti, bianchissime, chiaro segno della natura divina nascosta sotto il velo della carne umana, che viene rimosso per un momento.

Nessuno sforzo umano puรฒ realizzare qualcosa di tanto grandioso come lโ€™evento di luce della trasfigurazione: รจ esclusivamente opera di Dio! Egli per un attimo rimuove il velo dellโ€™umiltร  e della povertร  della condizione umana, per dare testimonianza al Figlio che cammina ancora le strade del mondo. Senza unโ€™iniziativa gratuita di Dio, finchรจ camminiamo nella storia, non ci รจ consentito conoscere la sua gloria. Gesรน, in questo momento sommo di svelamento della gloria, dialogando con Mosรฉ โ€“ rappresentante della Legge antica โ€“ ed Elia โ€“ rappresentante dei Profeti -, si rivela quale Parola Vivente del Padre e compimento di tutta la Scrittura, nuovo centro della Rivelazione. Pietro, immerso in questa luce, prende la parola: vorrebbe che quel momento si fissasse per sempre! Sarebbe bello poter giร  entrare nella gloria e rimanervi per sempre, senza passare per la via crucis! Le sue parole โ€“ come ci dice Marco โ€“ non erano appropriate, perchรจ non sapeva cosa dire, tanto era lo sconvolgimento.

Piuttosto, la nube che copre tutti e la voce del Padre, che dร  testimonianza a Gesรน, come Figlio amato, pongono fine allโ€™evento di luce, ri-velando, ossia stendendo nuovamente il velo dellโ€™ordinarietร . Che scuola di fede! Per raggiungere la piena rivelazione pasquale, quella che non finirร , siamo invitati a cercare Gesรน nellโ€™ordinario della nostra vita. Il silenzio che Gesรน impone ai discepoli, in attesa della piena manifestazione gloriosa nella Risurrezione, รจ proprio una provocazione a cercarlo sempre, attraverso lโ€™umiltร  della fede, in ogni situazione della nostra quotidianitร .

Egli, nella sua Provvidenza, non ci fa mancare gli eventi di luce per rafforzarci ed incoraggiarci nel nostro cammino, ma il suo pieno splendore potremo sperimentarlo solo quando giungeremo al compimento e la nostra fede cederร  il passo alla visione. Mi piace concludere questa breve riflessione, con uno splendido passo di Santโ€™Ireneo di Lione: โ€œPer questo il Verbo si รจ fatto dispensatore della grazia del Padre per lโ€™utilitร  degli uomini, in vista dei quali ha compiuto tutta lโ€™economia della salvezza, mostrando Dio agli uomini e collocando lโ€™uomo a fianco di Dio; salvaguardando lโ€™invisibilitร  del Padre perchรฉ lโ€™uomo non arrivasse a disprezzare Dio e avesse sempre qualcosa da raggiungere, e nello stesso tempo rendendo Dio visibile agli uomini con lโ€™insieme della sua economia, per impedire che lโ€™uomo, privato totalmente di Dio, cessasse addirittura di esistere. Infatti la gloria di Dio รจ lโ€™uomo vivente, e la vita dellโ€™uomo consiste nella visione di Dio: se giร  la rivelazione di Dio attraverso la creazione dร  la vita a tutti gli esseri che vivono sulla terra, quanto piรน la manifestazione del Padre attraverso il Verbo รจ causa di vita per coloro che vedono Dio!โ€ (Contro le eresie, 4, 20, 5-7).

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