Il ciclo delle domeniche di quaresima dellโanno liturgico A รจ caratterizzato da una particolare sottolineatura dei temi battesimali, che ci accompagneranno in tutto il percorso fino al Triduo pasquale, quando nella notte di Pasqua saremo chiamati a rinnovare le nostre promesse battesimali con un cuore nuovo.
In questa domenica, attraverso lโepisodio delle tentazioni di Gesรน, siamo invitati a riflettere sulla sua identitร di Figlio di Dio e sulla dignitร di ciascuno di noi come cristiano. In un famoso discorso, san Leone Magno, cosรฌ ci esorta: โRiconosci, cristiano, la tua dignitร e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare allโabiezione di un tempo con una condotta indegnaโ. La tentazione, prima di essere lโinvito a compiere qualcosa di sbagliato, รจ un errore circa la veritร di Dio e la veritร di noi stessi. Le tentazioni che Gesรน visse nel deserto, luogo della solitudine e della prova, con evidente richiamo allโesperienza quarantennale di Israele in uscita dallโEgitto, sono profondamente legate alla sua umanitร : sono segni concreti che la sua incarnazione รจ un fatto reale, non apparente o ideale.
Lโopera del maligno consiste nel voler travisare il piano del Padre per Gesรน, creando delle โscorciatoieโ, che bypassino la sua umanitร . Lโuomo ha fame, ha dei bisogni materiali, tuttavia essi non sono assoluti. Anche Gesรน ce li ha, ha fame, ma la sua identitร รจ quella del Messia Salvatore, il suo cibo รจ fare la volontร del Padre. Porre i bisogni terreni come prioritร assoluta snatura il volto di Dio e trasforma dei mezzi in fini. Lโarma della Scrittura, con cui Gesรน risponde alla tentazione diabolica, ci fa ben comprendere questo suo approccio. Ciรฒ che conta veramente per lโuomo รจ rimanere nella Parola, cercare la volontร di Dio e usare dei beni materiali sempre come strumenti, mai come fini. Dopo lโinsuccesso della prima tentazione, il maligno torna alla carica con qualcosa di piรน sottile.
Non รจ riuscito con lโassolutizzazione di ciรฒ che รจ materiale, prova con la spettacolarizzazione. Da unโopera salvifica fatta di nascondimento, umiltร , offerta e dono, secondo il disegno del Padre, satana vorrebbe indurre Gesรน ad un messianismo magico, rumoroso, spettacolare e da prima pagina. Questa tentazione puรฒ essere impattante anche nella nostra vita, quando cerchiamo segni, prodigi, miracoli, che ci confermino nelle nostre idee, piuttosto che ricercare nel silenzio e nella fatica della fede vissuta nel quotidiano il volto del Padre, che preferisce il sussurro del vento leggero della Parola, piuttosto che la dirompenza del vento, la violenza del terremoto o il calore del fuoco (cfr. 1Re 19,11-12).
Infine, la piรน sottile di tutte le tentazioni, quella del potere: cambiare il progetto di amore e donazione, per uno di oppressione e dominio. Questo atteggiamento richiede di eliminare Dio e porre lโidolo di se stessi, del potere e del male al di sopra di Lui. Lโarma vincente รจ quella di riconoscere che solo Dio, รจ il Signore, fonte di ogni potere e benedizione, mentre lโuomo รจ chiamato ad obbedirgli e rimanere in quella totale e salutare dipendenza da Lui.
Muovendo i primi passi di questo cammino quaresimale, dunque, siamo invitati come Gesรน ad essere guidati dallo Spirito, attraverso lโesperienza della prova, confidando nella forza della fede e nella potenza dalla sua Parola, che รจ sempre lโarma vincente contro gli assalti del male, che รจ comunque destinato a perire. Rimanendo saldi in questo cammino, quando nella notte di pasqua ci sarร chiesto: โRinunci a satana?โ, potremo rispondere con convinzione: โRinuncio!โ. Il no al male, tuttavia, non basta: abbiamo bisogno di dire anche con convinzione: โCredo che Dio cโรจ ed รจ mio Padre, che mi ama in Cristo e vuole salvarmi, rendendomi figlio in suo Figlio!โ. Buon cammino a tutti!



