Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 25 Ottobre 2020

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Gesรน, interrogato dai farisei, รจ chiamato a prendere posizione su un tema tipico delle dispute dei dottori della legge: quale fosse il centro della Scrittura, ossia il maggiore di tutti i comandamenti. Il Maestro risponde con testi classici dellโ€™Antico Testamento, chiarendo che il centro della Legge e i Profeti, da cui essi stessi dipendono, รจ dato dallโ€™amore. Molto spesso la parola amore nel nostro linguaggio risulta inflazionata, spesso svuotata di senso, a volte addirittura fraintesa.

Le parole di Gesรน dovrebbero essere il criterio di discernimento della nostra concezione di amore. Che cosโ€™รจ lโ€™amore vero, secondo il pensiero di Gesรน e delle Scritture? Si tratta di quel movimento di uscita da sรฉ stessi per aprirsi alla presenza e alla signoria di Dio con ogni parte della nostra persona: il cuore, ossia il centro del desiderio, delle scelte e della vita interiore; lโ€™anima, traduzione dellโ€™espressione greca psychรฉ, con la quale รจ da intendersi tutto ciรฒ che รจ vita in noi, la nostra esistenza fisica e mentale; la mente, ossia lโ€™intelligenza, la capacitร  conoscitiva, razionale e intuitiva.

In altre parole, questo amore verso Dio non puรฒ escludere alcuna parte della nostra vita. La parola chiave sta proprio nel ritornello del comandamento: il โ€œtuttoโ€, che sottolinea proprio questa totale onnicomprensivitร  dellโ€™amore verso Dio. Nulla di ciรฒ che รจ presente nella persona umana puรฒ mantenersi lontano da Dio e dal suo amore. Questa prima direzione dellโ€™amore, che potremmo definire verticale, non puรฒ mai essere separata dallโ€™altra, quella dellโ€™amore al prossimo. Gesรน dice che รจ โ€œsimileโ€ alla prima. Questo significa che non รจ secondaria, ma deve avere la stessa pregnanza e intensitร  dellโ€™altra.

Chi ama Dio, in altre parole, non puรฒ non amare con la stessa intensitร  onnicomprensiva i suoi fratelli. Una delle tentazioni sempre presenti nella vita cristiana, รจ quella di separare le due dimensioni, coltivandone una a scapito dellโ€™altra. Ci sono persone che dicono di amare Dio, che fanno atti di culto esteriormente e formalmente perfetti, sacrifici, preghiere e opere di pietร , ma sono capaci di rimanere freddi e indifferenti di fronte ai fratelli e alle loro necessitร , se non addirittura a fare loro del male, consapevolmente e volutamente. Ci sono altre persone, poi, che pur compiendo lodevolissime opere filantropiche verso i fratelli, operando per la giustizia e lโ€™uguaglianza e ponendosi al loro servizio, si appiattiscono su questa dimensione orizzontale, dimenticando Dio, la sua presenza e la sua signoria.

Gesรน, oltre ad insegnare con le sue parole, รจ sempre nostra guida con la sua Persona. Egli รจ lโ€™Amore incarnato, che vive la pienezza di queste due direzioni. Non a caso, nel Vangelo di San Giovanni, lui stesso ci dice: โ€œQuesto รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voiโ€ (Gv 15,12). Lโ€™amore, secondo la fede cristiana, dunque, non รจ solo qualcosa da vivere, rispondendo alle parole e allโ€™esempio di Gesรน, ma รจ una forza di cui Cristo stesso, con il suo Spirito, ci rende partecipi, trasformando e trasfigurando le nostre azioni con la sua vera caritร .

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