Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 22 Ottobre 2023

385

Dopo gli insegnamenti in parabole delle scorse settimane, questa domenica la liturgia ci offre la disputa tra Gesรน ed unโ€™insolita alleanza, quella fra farisei ed erodiani, finalizzata a metterlo in difficoltร . Avevano poco in comune questi due gruppi: i farisei, interessati alle problematiche religiose e meno a quelle politiche, pagavano le tasse per non avere problemi da parte dei romani, gli erodiani, invece, lealisti, si tenevano stretta lโ€™alleanza col potere oppressivo, convinti che per mantenere la loro influenza in loco avrebbero dovuto cooperare con lโ€™Impero.

Si sa, quando cโ€™รจ un โ€œnemicoโ€ o un interesse comune, anche i nemici fanno fronte unico! Questi, riconoscendo che Gesรน รจ veritiero e non coltiva tortuosi ragionamenti, gli chiedono se sia lecito o no pagare il tributo allโ€™Imperatore. La domanda รจ attuale e capziosa: la pressione fiscale nei confronti della provincia di Palestina da parte dei Romani era pesante, ma se Gesรน avesse risposto con un si, ossia di pagare il tributo, si sarebbe messo dalla parte dellโ€™Impero invasore ed oppressore; se avesse detto di non pagare, avrebbe assunto la posizione del sobillatore e del ribelle.

Il Maestro, perรฒ, non si lascia ingannare e porta il discorso su un piano superiore. Risponde in una prospettiva teologica: siccome sulla moneta รจ impressa lโ€™immagine dellโ€™Imperatore, essa appartiene a lui e si deve pagare. Tuttavia, questo dovere civile, non scusa dal rendere a Dio ciรฒ che gli spetta. E cosa spetta a Dio? Onore, gloria, adorazione! Tutto questo non si oppone ai doveri civici, ma ne รจ lโ€™orizzonte ulteriore.

Lโ€™assolvere i doveri di cittadini non esclude la necessitร  di onorare Dio e allo stesso modo, nessun potere civile potrebbe arrogarsi il diritto di invadere la sfera religiosa. Come vi รจ unโ€™immagine dellโ€™Imperatore impressa sul metallo delle monete, cosรฌ vi รจ unโ€™immagine di Dio e una sua somiglianza impressa sulla creatura umana, che รจ chiamata a rendere a Dio quel che รจ suo, ossia il suo rispetto, il suo onore e il riconoscimento della creatura di fronte al Creatore.

Quanto รจ attuale questo insegnamento di Gesรน, in un tempo in cui si colgono queste due tendenze opposte: da una parte lโ€™appiattimento secolaristico della nostra cultura occidentale, che vuole portarci a credere che una societร  senza Dio puรฒ essere completa in sรฉ stessa, nella misura in cui perseguiamo una giustizia puramente commutativa; dallโ€™altra la tendenza di forze che in nome di Dio vorrebbero controllare persino la sfera autonoma del potere umano.

In un equilibrio maturo tra ciรฒ che รจ umano e ciรฒ che รจ divino, la nostra societร  puรฒ vivere in quellaย sana cooperatioย fra le due sfere, che genera progresso nel bene e permette allโ€™uomo, come creatura, di realizzarsi in quanto tale, sempre elevando la sua mente e il suo cuore al Creatore.

Fonte