La quarta domenica di Avvento in questo anno liturgico ci ripropone il racconto della chiamata di Maria ad essere la Madre del Signore. Non cโรจ modo migliore di prepararsi alla celebrazione della venuta del Verbo nella carne umana, se non quello di lasciarsi provocare dallโesperienza della piรน perfetta discepola. Dio per scrivere le pagine della storia della salvezza non guarda ai centri del potere e ai luoghi popolari, ma alle periferie nascoste, dove vivono la loro ordinaria quotidianitร i poveri in spirito, con i loro cuori semplici e capaci di ascoltare la voce del Cielo.
Nazaret era uno di quei luoghi, fatto di gente semplice, fuori dalle influenze politico-religiose dellโepoca, ma vicina al cuore di Dio. E Maria, la promessa sposa di Giuseppe, era esattamente parte di questo popolo semplice. Dio la sceglie per un progetto grandioso, rendendola partecipe della gioia del Messia e ricolmandola dei favori del cielo, in maniera piena e gratuita. Lโirruzione di Dio nella vita di una persona, specialmente quando essa ne percepisce la portata, รจ qualcosa di sconvolgente e invita a porsi molte domande, proprio come accadde per la Vergine. Perchรจ proprio a me? Cosa mi sta chiedendo Dio?
Di fronte al saluto cosรฌ insolito da parte dellโangelo, che lโha definita โricolmata di ogni grazia e favore divinoโ (kecharitomene), Maria si interroga profondamente, ne rimane turbata. Dio stesso, perรฒ, non tarda a far arrivare le sue rassicurazioni: in quel โnon temereโ, una sorta di litania che occupa molte pagine della Scrittura, Egli la invita a non avere paura, perchรจ questa vocazione e missione non la soffocherร . La veridicitร di ogni chiamata alla piena comunione con Dio, a prescindere dalla sua specifica declinazione, porta sempre in sรจ questo senso di inadeguatezza. Chi รจ troppo sicuro di sรจ e non si pone mai domande rischia di essere vittima di unโautocandidatura che puรฒ rivelarsi totalmente infruttuosa, o peggio, anche pericolosa per il Regno di Dio.
Accogliendo le rassicurazioni dellโangelo, che le offrono la consapevolezza di essere in un disegno piรน grande di Lei, in cui sarร lo Spirito ad essere il vero protagonista, Maria puรฒ finalmente esprimere il suo sรฌ, con umiltร e convinzione. La Vergine, al contrario di quanto si vede qualche versetto prima nello stesso capitolo di Luca dallโesperienza di Zaccaria, non viene vinta dal dubbio. Le sue domande, invece, derivando piuttosto dalla sorpresa e dal senso di piccolezza di fronte al Mistero e sono il segno della ricerca sincera della volontร di Dio su di Lei.
Di fronte a questo grande progetto, Ella si arrende totalmente, offre tutta la sua libertร e la pone a disposizione del disegno del Cielo, spalancando la porta alle nozze fra Dio e lโumanitร . Sarร il suo grembo purissimo, infatti, il talamo nuziale di questo incontro misterioso e sconvolgente, dove con lโIncarnazione, il Verbo divino si unirร definitivamente alla natura umana, lโEterno potrร entrare nel tempo, il Creatore nella creatura, il Tutto nel frammento, conducendo la storia in una fase nuova e definitiva.
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