Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2020

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La tradizione orientale utilizzava il termine greco โ€œIpapanteโ€ (incontro), per indicare la festa della Presentazione del Signore, collocata 40 giorni dopo la Pasqua. Il primo incontro, che lโ€™evangelista Luca ci narra, รจ quello di Gesรน con il Padre suo, nella sua casa, il Tempio. Come i pii israeliti, Maria e Giuseppe conducono Gesรน al centro della fede ebraica per adempiere alle prescrizioni della Legge di Mosรจ, che prevedevano tre diversi riti: quello della purificazione della madre, dopo la nascita di un figlio (Cfr. Lv 12), la presentazione del figlio primogenito a Dio (cfr. Es 13), per sottolineare la sua totale appartenenza a Lui, prima che ai genitori e quello del sacrificio per il riscatto simbolico del bambino, con lโ€™offerta di due tortore o di due colombi, come era prescritto per i piรน poveri, che non potevano permettersi lโ€™offerta di un agnello o di un capo di bestiame piรน grande.

Questo incontro con il Padre ci aiuta a comprendere un primo significato della festa della presentazione del Signore, che la pone in una posizione โ€œponteโ€ fra il Natale e la Pasqua. La Presentazione รจ una festa di โ€œoffertaโ€ al Signore e viene a ricordarci che la vita non ci appartiene, ma che siamo sua proprietร . La vita รจ un dono gratuito e prezioso, che siamo chiamati a custodire, apprezzare e difendere in tutte le sue dimensioni (dal concepimento fino alla morte naturale). Riconoscere il dono, poi, implica anche metterlo a frutto. Quale migliore modalitร  di mettere a frutto un dono, se non quella di condividerlo e donarlo a nostra volta? Ecco, perchรจ in questa festa la Chiesa celebra anche la giornata della vita consacrata: di coloro, cioรจ, che hanno riconosciuto il dono di Dio e hanno risposto con lโ€™offerta totale della loro vita a Lui! Ma allora lโ€™offerta รจ solo roba da suore, monaci e frati?

Evidentemente no! Ogni cristiano, in virtรน del proprio sacerdozio battesimale, รจ chiamato ad offrire la propria vita, le proprie gioie, le proprie sofferenze, le proprie fatiche, in unione allโ€™offerta avvenuta una volta per sempre da parte di Gesรน sulla Croce e che continua sacramentalmente in ogni Eucaristia. Accanto a questa dimensione โ€œoblativaโ€, la festa di oggi โ€“ che viene anche definita โ€œCandeloraโ€, in virtรน del rito di benedizione delle candele che vi si celebra -, ci ricorda semplicemente unโ€™altra veritร : Gesรน รจ la vera luce del mondo. In Simeone, uno dei protagonisti del brano evangelico, siamo rappresentati tutti noi, che attendiamo la vera consolazione. Tale consolazione si puรฒ realizzare solo nellโ€™incontro con Cristo, che porta la salvezza e la luce allโ€™umanitร .

Quanto bisogno cโ€™รจ oggi di ricordare a noi stessi e al mondo questa veritร ! Non sono le tenebre ad avere la meglio, ma รจ la luce di Cristo! Anche se apparentemente il principe di questo mondo sembra avere la meglio, facendoci udire il rumore delle sue macchinazioni, la potenza di Cristo ha vinto una volta per sempre. Tuttavia, finchรจ siamo nel mondo, prima della fine dei tempi, Egli si presenta in modo discreto, suscitando la fede degli uomini, senza imporsi alla loro libertร , ma rimanendo โ€œsegno di contraddizioneโ€œ! Il vero incontro con Lui perรฒ non puรฒ lasciarci indifferenti, ma toccandoci nellโ€™intimo, ci illumina e fa emergere la veritร  su noi stessi. Per quanto si voglia eliminare la sua presenza da questo mondo o forse anche dalla nostra vita, inesorabilmente Egli rimane โ€œsegno di contraddizioneโ€, perchรจ come canteremo la mattina di Pasqua, Egli โ€œmortuus, regnat vivusโ€œ, dopo esser morto, ora regna vivo!


Letture della Domenica
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE โ€“ festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Entrerร  nel suo tempio il Signore che voi cercate.Dal libro del profeta Malachรฌa

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Ml 3,1-4

Cosรฌ dice il Signore Dio: ยซEcco, io manderรฒ un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerร  nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterร  il giorno della sua venuta? Chi resisterร  al suo apparire? Egli รจ come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederร  per fondere e purificare l’argento; purificherร  i figli di Levi, li affinerร  come oro e argento, perchรฉ possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarร  gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontaniยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 23 (24)

R. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi รจ questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi รจ mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti รจ il re della gloria. R.

Seconda Lettura

Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.Dalla lettera agli Ebrei

Eb 2, 14-18

Poichรฉ i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne รจ divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavolo, e liberare cosรฌ quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitรน per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciรฒ doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio

Vangelo

I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2, 22-40

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore-ย  come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerร  l’anima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.

Parola del Signore

Oppure:

(Forma breve)

Dal Vangelo secondoย Luca

Lc 2,22-32

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ€“ come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป โ€“ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.

Parola del Signore.

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