Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 17 Ottobre 2021

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โ€œTra voi non รจ cosรฌโ€

Giacomo e Giovanni rivolgono a Gesรน una preghiera molto accorata allโ€™inizio del bravo del Vangelo di oggi, che potrebbe essere facilmente parafrasata in questi termini: โ€œsia fatta la nostra volontร โ€. รˆ esattamente il contrario di quello che Gesรน ci insegna nella preghiera rivolta al Padre da Lui stesso consegnataci: โ€œsia fatta la tua volontร โ€. Giร  in partenza, dunque, prima ancora di entrare nello specifico della richiesta, questo modo di fare stride con il senso cristiano della preghiera e della sequela.

Tutto sommato, perรฒ, Gesรน offre loro il beneficio del dubbio: vuole che essi esprimano chiaramente la loro richiesta, perchรฉ le loro intenzioni, che purtroppo non sono purissime, vengano messe a nudo e corrette da Lui per il loro bene maggiore. Il loro desiderio era evidentemente figlio di una mentalitร  e visione distorta del messianismo di Gesรน. Nonostante i diversi annunci della sua passione e morte, essi continuavano ad essere duri di comprendonio perchรฉ si aspettano ancora un successo politico e una carriera luminosa nel regno dei cieli! In fin dei conti, chi non desidera condividere in modo speciale la gloria di Cristo?

Il punto debole perรฒ รจ dato dal percorso. Gesรน infatti li conduce mano a mano a mettere a nudo i loro desideri di grandezza e li porta alla realtร  del disegno divino di salvezza, che percorre altre vie, ben diverse da quelle dellโ€™affermazione umana. Sicuramente loro โ€“ come riferisce Gesรน โ€“ potranno seguirlo sulla strada della passione e della testimonianza della croce, ma il frutto glorioso di questo cammino รจ solamente nelle mani del Padre, che lo elargisce secondo i suoi piani misteriosi e imperscrutabili. Dopo che i due discepoli hanno messo a nudo i loro veri desideri e le loro aspettative, gli altri dieci iniziano ad indignarsi.

รˆ il tempo delle dietrologie, del chiacchiericcio, della frustrazione. Quante volte questo si verifica anche nelle nostre comunitร , nelle nostre famiglie e nella Chiesa stessa! Lโ€™arrivismo, il desiderio di primeggiare, di apparire migliori degli altri, anche sgomitando e cercando scorciatoie, reca un danno profondissimo alla logica della comunione e della vera fraternitร , che dovrebbero essere i pilastri della Chiesa, come di ogni compagine umana. Lโ€™unico modo per sfuggire tale tentazione, come ripeteva il venerabile Giovanni Paolo I, รจ quello di โ€œmantenersi bassi bassiโ€.

Come cristiani e discepoli di Gesรน, solo lโ€™umiltร  e lo spirito di servizio possono rappresentare i nostri obiettivi di grandezza. Per noi non puรฒ essere come per le dinamiche di potere del mondo e di coloro che ne reggono umanamente le sorti. Gesรน stesso, il Maestro e il Signore, il Figlio di Dio fatto carne, Colui che i cieli dei cieli non possono contenere, ci insegna questa strada: Egli non รจ venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per lโ€™umanitร .

Non esistono altri modi per seguire Lui. O siamo con Lui in questo percorso di umiltร  e abbassamento per entrare nella sua gloria, o siamo con il mondo, seguendo interessi e cordate di potere, che forse ci porteranno pure a guadagnare visibilitร , ricchezze materiali e successo, ma ci esporranno anche al grave rischio di perdere la nostra anima.


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