Gesรน alla folla riunita attorno a Lui nella sinagoga di Cafarnao si presenta come โpane vivoโ, che si offre in cibo e bevanda per la vita eterna e per la salvezza del mondo. A tale solenne proclamazione fa da controcanto lโaspra domanda dei Giudei sul come sia possibile una cosa del genere! Questo interrogativo, sorto nellโimmediatezza della proclamazione di Gesรน, si รจ ripetuto nel corso della storia e continua a ripetersi anche oggi di fronte alla Santissima Eucaristia. Giร i cristiani della prima generazione venivano accusati di cannibalismo, perchรฉ i pagani, senza comprenderne il senso, sentivano dire di loro che โmangiavano il corpo di Cristoโ.
Effettivamente, un approccio solo razionale e sensibile non รจ sufficiente ad entrare nella logica di un cosรฌ grande mistero. Nel bellissimo Inno eucaristico โAdoro Te devoteโ (leggi testo e traduzione integrale), attribuito a San Tommaso dโAquino, si canta: โLa vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano, ma solo con lโudito si crede con sicurezza: Credo tutto ciรฒ che disse il Figlio di Dio, nulla รจ piรน vero di questa parola di veritร โ. I sensi e la comune comprensione vedono nellโEucaristia semplicemente un pezzo di pane e poche gocce di vino. Soltanto la fede nella Parola di Gesรน fa intravedere come la forza dello Spirito Santo possa trasformare questi semplici elementi nella sua Carne e nel suo Sangue. Per comprendere il senso della Solennitร del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo occorre un breve cenno allโorigine storica di tale ricorrenza, la cui estensione a tutta la Chiesa risale alla decisione di papa Urbano IV nel 1264.
Il Papa riconobbe ufficialmente il prodigioso evento accaduto lโanno precedente nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena, quando un sacerdote boemo, Pietro di Braga, assalito da dubbi sulla presenza reale di Cristo nellโEucaristia, durante la consacrazione vide lโOstia sanguinare sui lini sacri. Il sacerdote, molto impaurito, cercando di non dare nellโocchio, portรฒ a compimento la celebrazione e avvolgendo lโOstia consacrata ancora sanguinante nel corporale, si diresse verso la sacrestia, mentre alcune gocce di sangue caddero sul pavimento e sui gradini dellโaltare, lasciandovi tracce tuttora visibili. La Solennitร del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, quindi, intende proprio rafforzare la fede dei credenti nella presenza reale e sostanziale di Gesรน sotto le specie consacrate del Pane e del Vino. Le Parole di Gesรน nel discorso sul โPane di vitaโ tramandateci dallโevangelista Giovanni illuminano la comprensione di questo grande โdono e misteroโ: Gesรน per amore verso lโumanitร ha voluto rimanere presente per sempre sotto questi umili segni del pane e del vino, per farsi vero cibo e vera bevanda dellโumanitร e permettere cosรฌ ad ogni uomo di incontrarlo, entrare in comunione con Lui e ricevere in se stesso la potenza della sua salvezza pasquale.
Accogliendo con fede queste veritร , dunque, ogni fedele puรฒ riconoscere nellโEucaristia il Mistero grande dellโamore che si dona gratuitamente, secondo la logica di Dio, in maniera sempre discreta ed efficace. Egli non si impone, ma si offre e si dona a chi lo accoglie, dandogli la possibilitร โ solo se lo vuole โ di vivere per sempre. NellโEucaristia, fino alla fine dei tempi, la Chiesa contempla il mistero dellโonnipotenza di Dio che sceglie i poveri segni del pane e del vino, trasformati dalla potenza dello Spirito attraverso le mani consacrate e sempre fragili e indegne dei sacerdoti, per farsi vero cibo e vera bevanda dellโumanitร in cammino verso la patria celeste. A tal proposito sembra piรน che mai adeguato richiamare le parole scolpite sulla tomba di SantโIgnazio di Loyola nella Chiesa del Gesรน a Roma: โnon coerceri a maximo, sed contineri a minimo divinum estโ (โNon esser costretto da ciรฒ chโรจ piรน grande, ma essere contenuto in ciรฒ chโรจ piรน piccolo, รจ divinoโ). Solo facendoci โpiccoliโ come Lui, possiamo riconoscere nella sua piccolezza Colui che รจ veramente grande!
- Fonte
- Immagine da Eco di Basilicata
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