Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 14 Giugno 2020

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Gesรน alla folla riunita attorno a Lui nella sinagoga di Cafarnao si presenta come โ€œpane vivoโ€, che si offre in cibo e bevanda per la vita eterna e per la salvezza del mondo. A tale solenne proclamazione fa da controcanto lโ€™aspra domanda dei Giudei sul come sia possibile una cosa del genere! Questo interrogativo, sorto nellโ€™immediatezza della proclamazione di Gesรน, si รจ ripetuto nel corso della storia e continua a ripetersi anche oggi di fronte alla Santissima Eucaristia. Giร  i cristiani della prima generazione venivano accusati di cannibalismo, perchรฉ i pagani, senza comprenderne il senso, sentivano dire di loro che โ€œmangiavano il corpo di Cristoโ€.

Effettivamente, un approccio solo razionale e sensibile non รจ sufficiente ad entrare nella logica di un cosรฌ grande mistero. Nel bellissimo Inno eucaristico โ€œAdoro Te devoteโ€ (leggi testo e traduzione integrale), attribuito a San Tommaso dโ€™Aquino, si canta: โ€œLa vista, il tatto, il gusto, in Te si ingannano, ma solo con lโ€™udito si crede con sicurezza: Credo tutto ciรฒ che disse il Figlio di Dio, nulla รจ piรน vero di questa parola di veritร โ€œ. I sensi e la comune comprensione vedono nellโ€™Eucaristia semplicemente un pezzo di pane e poche gocce di vino. Soltanto la fede nella Parola di Gesรน fa intravedere come la forza dello Spirito Santo possa trasformare questi semplici elementi nella sua Carne e nel suo Sangue. Per comprendere il senso della Solennitร  del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo occorre un breve cenno allโ€™origine storica di tale ricorrenza, la cui estensione a tutta la Chiesa risale alla decisione di papa Urbano IV nel 1264.

Il Papa riconobbe ufficialmente il prodigioso evento accaduto lโ€™anno precedente nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena, quando un sacerdote boemo, Pietro di Braga, assalito da dubbi sulla presenza reale di Cristo nellโ€™Eucaristia, durante la consacrazione vide lโ€™Ostia sanguinare sui lini sacri. Il sacerdote, molto impaurito, cercando di non dare nellโ€™occhio, portรฒ a compimento la celebrazione e avvolgendo lโ€™Ostia consacrata ancora sanguinante nel corporale, si diresse verso la sacrestia, mentre alcune gocce di sangue caddero sul pavimento e sui gradini dellโ€™altare, lasciandovi tracce tuttora visibili. La Solennitร  del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, quindi, intende proprio rafforzare la fede dei credenti nella presenza reale e sostanziale di Gesรน sotto le specie consacrate del Pane e del Vino. Le Parole di Gesรน nel discorso sul โ€œPane di vitaโ€ tramandateci dallโ€™evangelista Giovanni illuminano la comprensione di questo grande โ€œdono e misteroโ€: Gesรน per amore verso lโ€™umanitร  ha voluto rimanere presente per sempre sotto questi umili segni del pane e del vino, per farsi vero cibo e vera bevanda dellโ€™umanitร  e permettere cosรฌ ad ogni uomo di incontrarlo, entrare in comunione con Lui e ricevere in se stesso la potenza della sua salvezza pasquale.

Accogliendo con fede queste veritร , dunque, ogni fedele puรฒ riconoscere nellโ€™Eucaristia il Mistero grande dellโ€™amore che si dona gratuitamente, secondo la logica di Dio, in maniera sempre discreta ed efficace. Egli non si impone, ma si offre e si dona a chi lo accoglie, dandogli la possibilitร  โ€“ solo se lo vuole โ€“ di vivere per sempre. Nellโ€™Eucaristia, fino alla fine dei tempi, la Chiesa contempla il mistero dellโ€™onnipotenza di Dio che sceglie i poveri segni del pane e del vino, trasformati dalla potenza dello Spirito attraverso le mani consacrate e sempre fragili e indegne dei sacerdoti, per farsi vero cibo e vera bevanda dellโ€™umanitร  in cammino verso la patria celeste. A tal proposito sembra piรน che mai adeguato richiamare le parole scolpite sulla tomba di Santโ€™Ignazio di Loyola nella Chiesa del Gesรน a Roma: โ€œnon coerceri a maximo, sed contineri a minimo divinum estโ€ (โ€œNon esser costretto da ciรฒ chโ€™รจ piรน grande, ma essere contenuto in ciรฒ chโ€™รจ piรน piccolo, รจ divinoโ€œ). Solo facendoci โ€œpiccoliโ€ come Lui, possiamo riconoscere nella sua piccolezza Colui che รจ veramente grande!


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