Una Presenza rinnovata
Con la solennitร dellโAscensione, che cade il giovedรฌ della VI settimana di Pasqua, esattamente quaranta giorni dopo la domenica di Resurrezione e che per motivi pastorali viene spostata alla domenica successiva, la Chiesa ci invita a contemplare un momento fondamentale della vita e del ministero del Figlio di Dio.
Dopo essersi manifestato ai discepoli e a vari testimoni nelle settimane successive alla sua Resurrezione, Gesรน conclude la fase della sua presenza fisica in mezzo ai suoi, per rendersi presente in un modo completamente nuovo nella comunitร dei discepoli di ogni tempo e di ogni luogo, rientrando in cielo nellโabbraccio del Padre e dello Spirito, anche con la sua umanitร glorificata.
Con questa solennitร si chiude come in un cerchio meraviglioso il cammino iniziato da Gesรน nella sua discesa nel seno di Maria quando si รจ fatto uomo, per recare la nostra umanitร redenta e glorificata nel cuore stesso di Dio, dopo la sua morte e resurrezione. Lโopera della salvezza di Gesรน ha cambiato per sempre le sorti di questa umanitร : lโuomo fatto di terra, nelle cui narici sin dalla creazione cโรจ lโalito di vita, diviene ora in maniera completa e definitiva cittadino del cielo. Cristo, come Capo del Corpo, ci precede e ci prepara un posto, perchรฉ anche noi possiamo essere con Lui per sempre nellโabbraccio della Trinitร .
La comunione con il Risorto ed il Vivente, non piรน caratterizzata dalla familiaritร terrena con i suoi discepoli, si fa perfetta, mediante la sua presenza nella Chiesa: โdove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loroโ (Mt 18,20) e โio sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoโ (Mt 28,20). Nel momento della sua separazione fisica dai discepoli, Gesรน li invita a mettersi in movimento, a non rimanere bloccati in una spiritualitร nostalgica e disincarnata, ma ad andare a portare allโumanitร lโannuncio di questa vita che non conosce tramonto.
Questo cammino, tuttavia, puรฒ essere fruttuoso soltanto nella misura in cui non si scappa dalle sfide quotidiane, abitando le contraddizioni. Sappiamo, infatti, che non siamo piรน soli, ma mediante la fede e il battesimo, Gesรน si rende presente e unisce a sรฉ quelli che gli appartengono, perchรฉ anchโessi un giorno possano essere pienamente con Lui nella Luce. Di fronte a questo progetto ci sorge una domanda: perchรฉ Gesรน non ha continuato a mantenersi presente fisicamente in mezzo a noi, cosicchรฉ tutti potessero vederlo e aderire alla sua persona?
La risposta che possiamo tentare di abbozzare รจ questa: Gesรน non vuole imporsi, non vuole privarci della libertร di sceglierlo sempre di nuovo. Egli ci dona la sua Parola, i sacramenti della Chiesa, persino segni del suo passaggio e della sua presenza, ma vuole che ciascuno vi aderisca nella fede con piena libertร , disponibilitร del cuore e amore incondizionato alla sua Persona. Quando siamo con Lui, Egli non fa mancare la sua presenza come nella comunitร della Chiesa nascente, accompagnando con segni, lโefficacia della sua Parola di salvezza. Siamo consapevoli, dunque, che Lui รจ sempre con noi? Cosa facciamo per renderlo presente nella vita degli altri?
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.
