Nel comandamento nuovo, quello dellโamore, troviamo il cuore del passaggio dalla legge dellโAntico testamento alla grazia del Nuovo. A questo cuore รจ legata la gioia, quella vera e piena che lโuomo perennemente rincorre fin dai primi istanti della sua esistenza e che pare non essere mai pienamente raggiungibile, perchรฉ sembra trovarsi, ogni volta, un passo avanti ai nostri.
La gioia piena auspicata per i discepoli โ annuncia Gesรน โ รจ la ยซmia gioiaยป, ossia quella che Egli possiede e che ha presupposti ben diversi dalla gioia fondata su questo mondo che noi perseguiamo; cosรฌ come lโamore citato nel primo versetto: ยซCome il Padre ha amato me, anche io ho amato voiยป (Gv 15,9), รจ lโamore ricevuto dal Padre.
Riguardo allโamore dobbiamo obbligatoriamente fare un poโ di chiarezza sul termine, perchรฉ non esiste forse parola piรน inflazionata, citata a sproposito, che soprattutto oggi assume significati sempre piรน distanti da quello evangelico. Prendiamo in considerazione quelli principali.
Cโรจ un amore โvolontaristicoโ, ossia quello che sta alla base dellโimpegno morale, dellโimperativo categorico kantiano, dellโimpegnarsi nel mantenere i propri doveri. Questo tipo di amore tiene in piedi i matrimoni combinati โ esistenti tuttโoggi โ che generalmente avvengono senza il coinvolgimento sentimentale. Questo tipo di amore spesso genera frustrazione e aciditร , condizioni presenti in chi vive la fede in modo esclusivamente volontaristico.
Esiste, poi, un amore โsentimentaleโ, legato allโinnamoramento, al romanticismo: quello letterario e cinematografico. ร nota la grande volubilitร dei sentimenti, che portano ad agire secondo โumoreโ, secondo quanto โci vadaโ di fare una cosa o lโaltra. Lโamore sentimentale esiste finchรฉ cโรจ il sentimento e si รจ disposti a soffrire e sacrificarsi per lโaltro, finchรฉ si prova qualcosa per lui.
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Cโรจ infine il piรน povero concetto di amore, instabile e tutto contemporaneo, legato al fatto che ci si ama se si sta bene, se uno fa stare bene lโaltro; ยซTi amo perchรฉ mi fai stare beneยป. Potremmo definirlo amore โegoisticoโ: non appena il benessere passa, quando ยซle cose non vanno piรน beneยป, ci si lascia, perchรฉ amarsi significa stare bene insieme.
La forma di amore piรน alto รจ, senza dubbio, quello genitoriale, incondizionato, indipendente da nullโaltro se non la genitorialitร ; รจ quello di cui appunto parla Gesรน nel primo versetto. E aggiunge il comandamento nuovo: ยซche vi amiate come io ho amato voiยป.
Questo ยซcomeยป โ kathรฒs in greco โ si puรฒ intendere in senso comparativo, ma anche โin quantoโ, โsiccomeโ, cioรจ in senso causale: โAmatevi gli uni gli altri, in quanto io vi ho amatiโ; โ(Sic)come il Padre ha amato me, anche io ho amato voiโ. Lโamore si puรฒ dare se lo ricevi da qualcuno. Amare come ama Gesรน รจ possibile solo se lโamore lo ci รจ donato da lui, perchรฉ amare come ci ama lui โ in senso comparativo โ รจ impossibile allโuomo per se stesso. ยซSenza di me non potete far nullaยป (Gv 1,5) riguarda anche la capacitร di amare.
Tanti problemi affettivi e relazionali derivano da carenze di amore familiare. Nei carcerati spesso troviamo persone orfane sia fisicamente che in senso figurato, con genitori lontani o violenti. Ricevere amore ci forma, ci dร sostanza, ci rende abili ad amare.
Nel marasma contemporaneo di amori fasulli lasciamoci amare e riceviamo da Dio lโamore unico e autentico, il solo in grado di renderci veri amanti. Il segreto della gioia risiede proprio nellโaccoglierlo.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli



