Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 3 Luglio 2022

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Gesรน ci invita a svolgere la sua missione

In questo vangelo Gesรน espone le condizioni fondamentali โ€“ e spiazzanti โ€“ per svolgere la sua missione. Designa altri 72 discepoli e li invia due a due davanti a sรฉ (la corrispondenza conย  Mosรจ in Nm 11,24-26 รจ lampante).

La โ€œdesignazioneโ€ non รจ una semplice elezione, ma รจ svelare la loro vocazione fin lรฌ latente. Il discernimento vocazionale รจ lo svelamento di un segreto che manifesta la veritร  di ciรฒ che uno ha dentro, di ciรฒ che Dio ha preparato per lui. Noi non siamo chiamati a seguire un modello: dobbiamo sbocciare, manifestare ciรฒ che Dio ci ha posto nel cuore da sempre.

Come Giovanni Battista ha preceduto il Messia, cosรฌ i discepoli precederanno Gesรน. Li invia due a due perchรฉ lo stile dellโ€™annuncio รจ la comunione; e li manda ยซcome agnelli in mezzo a lupiยป (10,3), immagine di chi รจ chiamato ad agire fuori contesto, per giunta minaccioso. Lโ€™intento รจ offrire, non conquistare. Chi compie una missione che viene da Dio si deve scordare di essere aiutato dal contesto: non รจ quello che lo aiuta bensรฌ il mandante. La sua missione va in porto perchรฉ obbedisce a chi lo manda. E ciรฒ porta a essere segno di contraddizione, per cui probabilmente sarร  anche rifiutato.

A chi viene come un agnello si puรฒ dire di no, allo Spirito Santo si puรฒ dire no, perchรฉ la sua predicazione sarร  sempre propositiva e mai impositiva.

Gesรน invita poi a non portare ยซnรฉ borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandaliยป (Lc 10,4), cose considerate da tutti necessarie. Non per Gesรน. La borsa serve per il denaro; la sacca invece รจ la bisaccia per il pane; i sandali sono di riserva rispetto a quelli calzati. Lโ€™inviato non avrร  altro denaro che quello trovato grazie alla Provvidenza per la generositร  di chi lo accoglie; non avrร  altro pane se non quello che gli sarร  dato perchรฉ troverร  gratitudine; non avrร  altre strade, piani alternativi alla missione (i sandali di riserva simboleggiano i piani โ€œbโ€, le vie dโ€™uscita, le scappatoie, i โ€œsรฌ, ma non si sa maiโ€ฆโ€). Non avrร  altre sicurezze, altri appoggi, altre cose che siano prioritarie rispetto alla missione, che diventa lโ€™assoluto: perchรฉ รจ la strada pensata da Dio affinchรฉ avvenga la santificazione dellโ€™inviato.

Infine lโ€™invito a non salutare nessuno lungo la via: sembrerebbe quasi maleducazione. Per capire dobbiamo intendere cosa sono i saluti per i popoli orientali, i cosiddetti โ€œsalamelecchiโ€ โ€“ storpiatura diย as-salaam-Alaikum, che significa โ€œla pace sia con teโ€. I saluti nellโ€™Oriente sono cose complicate che prendono molto tempo, in cui si parla della famiglia, si assaggiano le specialitร  del luogo e via discorrendo. Se uno sta camminando e si ferma a salutare, essendo questo un rituale di relazione complicato e articolato, non giungerร  a destinazione in tempo. Gesรน dร  unโ€™indicazione ad astenersi dallo spendersi in cose secondarie e non perdere energie in questi rivoli laterali.

Questa indicazione รจ di importanza fondamentaleย  perchรฉ ci ricorda di puntare dritti alla meta, senza dispersioni, tenendo sempre Dio al primo posto.

E infine, โ€œscuotersi la polvere dai piediโ€ nelle cittร  in cui non si รจ accolti: รจ un invito a non lasciarsi inquinare dalle negativitร , dalle lordure, dalle derisioni di chi ridicolizza il messaggio, per non perdere la bellezza originaria di chi ci invia, e per ricordarci che i nostri nomi sono scritti nei cieli.

Cosรฌ Cristo ha salvato il mondo, sulla croce: derubato di tutto, assetato e spoglio di ogni veste, senza altra prospettiva che la morte davanti a sรฉ. La volontร  del Padre cui consegnarsi.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli

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