Dalla sofferenza alla conversione: se cerchiamo unโidentitร distinta da quella del Padre, diventiamo lโombra di noi stessi
Prima di raccontare la parabola del figliol prodigo, i farisei accusano Gesรน di stare con i peccatori e sottolineano la fatica e la coerenza con cui essi portano avanti lโobbedienza alla legge; inoltre lo contestano rivendicando il loro sforzo di essere giusti, rimproverandolo velatamente sullโincompatibilitร che dovrebbe esistere fra Gesรน e i peccatori. Alla luce di questo, possiamo affermare che il personaggio importante della parabola โ il piรน trascurato da tutti i commentari โ sia il fratello maggiore, su cui la storia finalizza il problema, che, fondamentalmente, รจ irrisolto.
Stufo di stare a casa,ย il minore chiede una parte di โsostanzaโ โ ossia desidera โessereโ qualcosa di piรน che un figlio nella casa del padre โ e perciรฒ rivendica la propria autonomia. La storia di questo allontanamento โ luogo in cui siamo padroni di ogni bene โ racconta il degrado, la solitudine e la fame che conseguono a tale scelta. Il peccato causa la perdita della propria identitร e porta a nutrirsi di ciรฒ che mangiano i maiali.
A volte, purtroppo, รจ solo attraverso lโesperienza di dolore che riusciamo a fare veritร su chi siamo e da dove veniamo, su quanto sia meravigliosa la casa del Padre abbandonata. Perchรฉ fuori da essa i desideri si snaturano, la regalitร umana viene dissipata fino ad essere meno che persone. Non abitare piรน al riparo del Signore (cfr. Sal 90,1) porta a queste conseguenze.
Cosรฌ รจ lโuomo quando cerca la propria gloria, la propria identitร distinta da quella del Padre e si abbassa a diventare lโombra di se stesso. Nel tentativo di esaltarci ci perdiamo svilendoci e perdiamo la grandezza che lโuomo possiede: la fiducia nel Padre eย la consapevolezza dei propri limiti.
Il momento chiave del processo di veritร per il figlio minore sta nel โrientrare in se stessoโ. La sofferenza per la condizione misera รจ motore necessario per avviare una conversione autentica: finchรฉ non odi ciรฒ che ti trascina in basso non potrai veramente convertirti, termine che indica โtornare allโorigineโ. ร importante sottolineare un oggetto particolare che il giovane riceve nella festa una volta rientrato dal padre: lโanello, che indica la recuperata dimensione di figlio, contenendo il sigillo di famiglia con cui si apponeva un timbro di proprietร sui contratti; era anche il sigillo necessario per riscattare i beni dai banchieri.
Ma la festa che รจ accessibile a un uomo pentito รจ inaccessibile ad uno che si crede giusto: il fratello maggiore. Incapsulato nel senso del dovere, vive a casa propria come fosse uno schiavo, non osa chiedere niente di piรน di un capretto perchรฉ si aspetta di riceverlo, ragiona secondo il diritto e non รจ felice di stare col padre. Anchโegli รจ schiavo al pari come lo era prima il fratello.
Il minore ha ritrovato la propria identitร nella povertร , lontano dal padre; il maggiore, ritenendosi giusto, non ha via dโuscita dalla sua condizione.
Quando un uomo si pente dei suoi errori estrae il meglio di se stesso, la sua bellezza. Ecco perchรฉ solo i peccatori possono essere salvati, al contrario dei giusti che rifiutano la salvezza poichรฉ ritengono di non averne bisogno.
Questo vangelo della domenica Laetare รจ un invito a uscire dalle nostre recriminazioni per capire che lโobbedienza a Dio รจ premio a se stessa. Perciรฒ possiamo prepararci a esclamare a gran voce nel preconio pasquale la paradossale espressione: ยซFelice colpaยป!



