Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 25 Luglio 2021

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Il vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, unico miracolo ad essere raccontato in tutti e quattro i vangeli, contiene il paradigma di come la Provvidenza possa intervenire nella nostra esistenza.

ย ยซGesรน passรฒ allโ€™altra riva del mareยป (Gv 6,1). Passare allโ€™altra riva โ€“ come giร  detto in passato โ€“ rimanda alla necessitร  di cambiare modo di pensare, di guardare ed รจ la prima condizione necessaria per concedere a Dio spazio nella nostra quotidianitร .

Gesรน chiede a Filippo informazioni su come si possa comprare del pane per tutti, ben sapendo cosa avrebbe fatto di lรฌ a poco. Filippo รจ lโ€™apostolo che ha un nome greco: la Grecia rappresenta il mondo scientifico, razionale, filosofico, ossia la sapienza puramente umana. Dunque Gesรน ยซdiceva cosรฌ per metterlo alla provaยป (Gv 6,6): la sapienza umana troppo spesso si trova impotente di fronte a ciรฒ che la vita propone ed รจ necessario toccare con mano, nella prova, la povertร  delle risorse a disposizione per fare spazio a Dio.

ยซCโ€™รจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโ€™orzo e due pesciยป (Gv 6,9): รจ necessario essere ยซragazziยป, semplici e disarmati come la gioventรน spesso sa essere, senza fare calcoli su come Dio possa agire e mettere invece, semplicemente, quel che si ha a disposizione. La sapienza della moltiplicazione la vediamo ovunque in natura, quando un seme dร  cento frutti e migliaia di nuovi semi. Noi abbiamo il moltiplicando mentre Dio รจ il moltiplicatore: per quanto piccolo possa essere il primo fattore, la differenza di risultato รจ data dalla grandezza del secondo.

ยซFateli sedereยป (Gv 6,10) invita Gesรน: mettiamo da parte lโ€™ansia, fermiamoci, mettiamo il cuore a riposare di fronte al Signore; Egli รจ lรฌ con loro e con noi. Quelle cinquemila persone sanno di non avere cibo in quella situazione, eppure vanno, si accodano a lui, ricalcano i suoi passi ovunque si diriga.

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ยซAllora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diedeยป (Gv 6,11): cโ€™รจ giร  tutta lโ€™eucarestia in questo versetto! Perchรฉ possa prenderli diamo a Gesรน i nostri pani, le nostre povere risorse e nel ringraziamento inizierร  a compiersi il miracolo. ยซNostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogoยป, prega il sacerdote durante il prefazio: ยซsempre e in ogni luogoยป significa proprio ringraziare in ogni situazione, bella o brutta, gioiosa o dolorosa, feconda o sterile, prosperosa o carente.

Alla gratitudine segue lโ€™azione: ยซLi diede a quelli che erano sedutiยป. La moltiplicazione si manifesta nel dare, ossia nel condividere. Se la fede porta a ringraziare, il dare รจ la manifestazione delle opere, perchรฉ la fede senza le opere รจ morta (Gc 2,26).

La vita intera ci presenta continuamente situazioni in cui le nostre risorse sembrano insufficienti e le ansie ci attanagliano con numerose domande, soprattutto nel matrimonio: ha senso sposarsi? ha senso mettere al mondo un figlio?, sarรฒ allโ€™altezza di essere madre/padre? Vivere significherร  sempre venire a contatto con la fame di qualcuno, e in tutti i rapporti giungerร  il momento in cui lโ€™altro tirerร  fuori le proprie esigenze dicendo ยซho fameยป. Ogni volta in cui ci troveremo in situazioni nelle quali tutti esigono troppo da noi meditiamo questo vangelo.

ย Tutta lโ€™esistenza รจ il tempo in cui dobbiamo fare esperienza della nostra insufficienza per essere completati da Dio, perchรฉ ogni vocazione ci mette di fronte a folle da sfamare.

Gesรน non moltiplica dal nulla ma da qualcosa donato da qualcuno: dona quel poco che hai e che sei, perchรฉ nelle sue mani diverrร  un prodigio.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli