Nellโinviare i dodici dando loro potere sugli spiriti impuri, Gesรน dice precisamente quali debbano essere le particolari condizioni per svolgere questa missione: ยซnon prendere per il viaggio nientโaltro che un bastone: nรฉ pane nรฉ sacca nรฉ denaro nella cintura;ย ma di calzare sandali e di non portare due tunicheยป (Mc 6,8-9).
Notiamo subito che il potere di liberare gli uomini dalle impuritร รจ qui messo in relazione al fatto di avere con sรฉ solo ciรฒ che permette di camminare il piรน speditamente possibile e niente altro.
Il bastone รจ ciรฒ che permette di appoggiarsi durante il percorso, puรฒ servire a evitare cadute lungo tratti scoscesi fungendo da vera e propria terza gamba.
Il pane, la sacca, il denaro e la seconda tunica non servono per camminare: il pane generalmente si mangia da fermi; nella sacca si mettono cose che possono servire in seguito ma non nellโimmediato; il denaro serve a fare mille altre cose diverse dal camminare e di tunica, al viandante, ne basta una.
Va anche notato che queste cose sono ciรฒ che puรฒ essere rubato dai ladri. Ma occorre una precisazione per la tunica, ossia il mantello: era considerato un bene inalienabile perchรฉ, per il povero, costituiva tutto ciรฒ che aveva, non possedendo casa, pane o denaro; dunque, il secondo mantello รจ da intendere come bene non intoccabile.
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Per andare ad annunziare il vangelo e per liberare le persone dai loro spiriti immondi bisogna, quindi, non avere nulla di derubabile, perchรฉ chi ha qualcosa da difendere fa la guerra: si combatte, infatti, per il pane e il denaro. E chi ha qualcosa da difendere rischia comunque di mostrare aggressivitร prima o poi. Se non si ha nulla da difendere si puรฒ dire la veritร , altrimenti si รจ minacciabili; allora si possono annunciare solo cose che non mettono in pericolo i propri possedimenti.
Per annunziare il vangelo occorre essere in condizione di libertร . Non si puรฒ evangelizzare senza essere precari, senza essere inattaccabili, ovvero inderubabili e inalienabili, perchรฉ la propria esistenza semplicemente coincide con la propria missione.
Particolare รจ anche lโinvito di Gesรน ad andarsene e a scuotere la polvere da sotto i piedi come testimonianza (cfr. Mc 6,11), in caso di rifiuto dellโaccoglienza e dellโascolto. Sembrerebbe quasi che Gesรน induca allo sdegno e alla stizza altezzosa, ma non รจ cosรฌ: scuotere la polvere รจ metafora del liberarsi della negativitร ricevuta, non lasciarsi sconfortare, non lasciarsi contaminare dalla chiusura alla luce di chi non accoglie la salvezza portata in nome di Cristo. La testimonianza di cui parla Gesรน, infatti, รจ data proprio dal mantenere la luminositร , la pace, il perdono verso chi non accoglie colui che viene in nome di Dio. La testimonianza piรน grande per un cristiano รจ donare il bene quando si riceve il male: รจ questo uno dei frutti principali dello Spirito, segno di relazione autentica con Cristo.
Infatti questo vangelo comincia cosรฌ: ยซGesรน chiamรฒ a sรฉ i dodici e prese a mandarli a due a dueยป (Mc 6,7). ร Lui che chiama e la missione รจ una qualitร che scaturisce dalla relazione con Cristo; inoltre non esiste missione cristiana che si realizzi nella solitudine. Andare โdue a dueโ significa essere costretti a relazionarsi reciprocamente, ad essere misurati e relativizzati dal punto di vista di chi ti accompagna; ma vuole anche dire essere araldi della comunione. Una persona sola porta un messaggio, due portano una relazione; e il cristianesimo ha un messaggio che non si riduce a essere un annuncio, perchรฉ la sua essenza รจ la relazione con Dio.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli



