Edoardo Agnelli, erede designato dallโavvocato Giovanni al vertice della FIAT, potrebbe essere unโicona contemporanea del giovane ricco. Totalmente disinteressato riguardo agli interessi economici di famiglia girava il mondo alla ricerca disperata di un senso piรน profondo dellโesistenza; purtroppo la sua ricerca infruttuosa terminรฒ in modo drammatico gettandosi da un viadotto.
ยซQuale vantaggio cโรจ che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita (eterna)?ยป (Mc 8,36): doveva essere questa la domanda che assillava il povero Edoardo. E il desiderio di questa vita eterna รจ ciรฒ che spinge platealmente ai piedi di Gesรน questo tizio, del quale non sappiamo se fosse giovane o meno. La vita eterna non รจ solo la vita dopo la morte, ma รจ anche la vita piena, ricca, sazia di pace nel cuore; รจ quella vita che sembra collocare la felicitร sempre un passo avanti al nostro e che pare non essere raggiungibile, perchรฉ la nostra sete esistenziale non si sazia mai del tutto.
ยซCosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?ยป (Mc10,17): fare per avere, รจ questa la logica di chi รจ ricco. E al riguardo costui รจ a posto, perchรฉ i comandamenti del โfareโ โ dal quarto allโottavo โ li osserva fedelmente e supera brillantemente lo scrutinio che Gesรน gli fa: lโesame di morale รจ superato. Ma manca un pezzo, il piรน importante; da qui in poi comincia lโopera di salvezza che Gesรน mette in atto con ogni uomo di buona volontร .
Gesรน โlo amรฒโ (Mc 10,21): Dio ama per primo, ed รจ questo amore che mette in moto lโopera di salvezza; da qui nasce la forza di farsi salvare. ยซVendi ciรฒ che haiยป: รจ lโabbandono del proprio mondo, non solo materiale, ma anche concettuale, mentale; รจ lโabbandono del proprio modo di pensare secondo il mondo.
ยซVieni e seguimiยป: la morale non basta, รจ necessaria la relazione. Passare dallโosservanza dei comandamenti al diventare discepolo. Passare dal fare qualcosa allโessere qualcuno. Non รจ un caso che i primi tre comandamenti riguardino proprio la relazione con Dio e siano racchiusi in questo ยซvieni e seguimiยป.
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Essere discepolo significa abbandonare i propri progetti, la propria idea di realizzazione, la propria idea di matrimonio, la propria idea di consacrazione e lasciare che Dio nella quotidianitร ci mostri il cammino. Significa fidarsi della meta di Colui che fa strada, unico a conoscere la via certa per il cielo. Certamente si passerร dalla croce, perchรฉ Gesรน su questa ci sale; essa perรฒ non รจ la meta bensรฌ รจ la porta per la resurrezione, a differenza delle croci vissute senza Cristo, che sono binari morti.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli



