Il Signore ci libera dai nostri peccati: camminiamo al suo fianco
Nel vangelo introduttivo della liturgia delle palme vediamo Gesรน che si manifesta nel suo momento di maggior gloria. ร interessante che questa gloria, per manifestarsi, richieda lโuso di un povero asinello, un animale legato sul quale nessuno รจ mai salito.
ย Gesรน manda due discepoli e, quando li manda due a due, significa che cโรจ da fare qualcosa di importante. Siamo nellโambito della preparazione della Pasqua,ย nellโambito di tutto ciรฒ che i discepoli stanno ricevendo per diventare, sino in fondo, portatori della Parola di Cristo sino ai confini della terra. Dunque avranno bisogno di capire questo atto.
Il puledro legato รจ un somarello. La parola โsomaroโ, esprime un animale da soma, un animale che porta un peso ma, essendo legato, non puรฒ ancora fare il puledro. Gesรน lo renderร capace di essere un somaro โveroโ, cioรจ uno che porta sul serio un peso.
Quel somarello siamo tutti noi che, legati come lui, non portiamo il peso che dovremmo: legati vuol dire immaturi, acerbi, ancora fuori dalla nostra missione. Noi siamo chiamati a essere slegati.
Il verbo โslegareโ compare quattro volte nel testo. Qualcuno ci deve slegare affinchรฉ noi, insignificanti, portiamo sulle spalle la gloria. In effetti, ogni cristiano รจ una povera cosa, perรฒ qualcuno di straordinario รจ con lui.
Il puledro dโasino diventerร glorioso, vivrร una giornata straordinaria, ossia la giornata meravigliosa che lโuomo vive quando, finalmente slegato, รจ con Gesรน.
ร interessante il dialogo fra i discepoli che Gesรน prepara e i padroni del puledro. ยซEntrando troverete un puledro legato sul quale nessuno รจ mai salitoยป (Mc 11,2). Nessuno ritiene quel puledro atto a fare lโanimale da lavoro, sta lรฌ fermo che aspetta qualcuno che se ne serva.
ยซSlegatelo e conducetelo qui, e se qualcuno vi domanda perchรฉ lo slegate rispondete cosรฌ: il Signore ne ha bisognoยป (Mc 11,2-3). Non cโera bisogno di raccontarci il fatto due volte; sarebbe stato sufficiente dire: avvenne proprio cosรฌ. Invece il testo prosegue ripetendo in modo ridondante quanto giร previsto da Gesรน.
Perchรฉ mai i padroni del somaro dovrebbero cederlo a qualcuno? Perchรฉ se Cristo dice ยซslegate il puledroยป, il somaro devโessere liberato.
I padroni del somaro โ che rappresenta lโumanitร da liberare โ sono i nostri peccati, attraverso i quali il maligno la fa da padrone nella nostra vita: le menzogne, lโopinione del mondo, le nostre passioni disordinate; queste cose ci possiedono, ma Cristo, con una parola, slega, libera il e rende il somaro capace di vivere la storia della gloria di Gesรน.
ยซCol soffio della sua bocca ucciderร lโempioยป (Is 11,4).
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Non ha importanza se siamo dei somari, conta essere slegati e usati da Gesรน; questo รจ il nostro destino, รจ la nostra avventura meravigliosa, cioรจ essere slegati dalla Parola potente: ยซil Signore ne ha bisognoยป.
Dio ha un piano su questo umile animale, ha un piano su ognuno di noi, di libertร e i gloria. ยซIl Signore ne ha bisognoยป: Dio ha bisogno di servirsi di noi.
Noi siamo curiosamente molto importanti per lui e ha bisogno di noi per manifestarsi. Infatti, per portare la sua parola nel mondo, si servirร della povertร della Chiesa e dei discepoli. Questi due discepoli โ โsomariโ anchโessi โ ottengono lโesproprio di un somaro attraverso lโautoritร di Gesรน, passando cosรฌ dallโessere somari a essere salvatori. ร questo il piano di Dio: farci simili a Lui.
E quel somaro non tornerร piรน indietro, nella sua schiavitรน, perchรฉ ยซil Signore ne ha bisognoยป.
Commento di don Luciano Condina
Fonte – Arcidiocesi di Vercelli



