Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2022

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Il Signore ci libera dai nostri peccati: camminiamo al suo fianco

Nel vangelo introduttivo della liturgia delle palme vediamo Gesรน che si manifesta nel suo momento di maggior gloria. รˆ interessante che questa gloria, per manifestarsi, richieda lโ€™uso di un povero asinello, un animale legato sul quale nessuno รจ mai salito.

ย Gesรน manda due discepoli e, quando li manda due a due, significa che cโ€™รจ da fare qualcosa di importante. Siamo nellโ€™ambito della preparazione della Pasqua,ย  nellโ€™ambito di tutto ciรฒ che i discepoli stanno ricevendo per diventare, sino in fondo, portatori della Parola di Cristo sino ai confini della terra. Dunque avranno bisogno di capire questo atto.

Il puledro legato รจ un somarello. La parola โ€œsomaroโ€, esprime un animale da soma, un animale che porta un peso ma, essendo legato, non puรฒ ancora fare il puledro. Gesรน lo renderร  capace di essere un somaro โ€œveroโ€, cioรจ uno che porta sul serio un peso.

Quel somarello siamo tutti noi che, legati come lui, non portiamo il peso che dovremmo: legati vuol dire immaturi, acerbi, ancora fuori dalla nostra missione. Noi siamo chiamati a essere slegati.

Il verbo โ€œslegareโ€ compare quattro volte nel testo. Qualcuno ci deve slegare affinchรฉ noi, insignificanti, portiamo sulle spalle la gloria. In effetti, ogni cristiano รจ una povera cosa, perรฒ qualcuno di straordinario รจ con lui.

Il puledro dโ€™asino diventerร  glorioso, vivrร  una giornata straordinaria, ossia la giornata meravigliosa che lโ€™uomo vive quando, finalmente slegato, รจ con Gesรน.

รˆ interessante il dialogo fra i discepoli che Gesรน prepara e i padroni del puledro. ยซEntrando troverete un puledro legato sul quale nessuno รจ mai salitoยป (Mc 11,2). Nessuno ritiene quel puledro atto a fare lโ€™animale da lavoro, sta lรฌ fermo che aspetta qualcuno che se ne serva.

ยซSlegatelo e conducetelo qui, e se qualcuno vi domanda perchรฉ lo slegate rispondete cosรฌ: il Signore ne ha bisognoยป (Mc 11,2-3). Non cโ€™era bisogno di raccontarci il fatto due volte; sarebbe stato sufficiente dire: avvenne proprio cosรฌ. Invece il testo prosegue ripetendo in modo ridondante quanto giร  previsto da Gesรน.

Perchรฉ mai i padroni del somaro dovrebbero cederlo a qualcuno? Perchรฉ se Cristo dice ยซslegate il puledroยป, il somaro devโ€™essere liberato.

I padroni del somaro โ€“ che rappresenta lโ€™umanitร  da liberare โ€“ sono i nostri peccati, attraverso i quali il maligno la fa da padrone nella nostra vita: le menzogne, lโ€™opinione del mondo, le nostre passioni disordinate; queste cose ci possiedono, ma Cristo, con una parola, slega, libera il e rende il somaro capace di vivere la storia della gloria di Gesรน.

ยซCol soffio della sua bocca ucciderร  lโ€™empioยป (Is 11,4).

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Non ha importanza se siamo dei somari, conta essere slegati e usati da Gesรน; questo รจ il nostro destino, รจ la nostra avventura meravigliosa, cioรจ essere slegati dalla Parola potente: ยซil Signore ne ha bisognoยป.

Dio ha un piano su questo umile animale, ha un piano su ognuno di noi, di libertร  e i gloria. ยซIl Signore ne ha bisognoยป: Dio ha bisogno di servirsi di noi.

Noi siamo curiosamente molto importanti per lui e ha bisogno di noi per manifestarsi. Infatti, per portare la sua parola nel mondo, si servirร  della povertร  della Chiesa e dei discepoli. Questi due discepoli โ€“ โ€œsomariโ€ anchโ€™essi โ€“ ottengono lโ€™esproprio di un somaro attraverso lโ€™autoritร  di Gesรน, passando cosรฌ dallโ€™essere somari a essere salvatori. รˆ questo il piano di Dio: farci simili a Lui.

E quel somaro non tornerร  piรน indietro, nella sua schiavitรน, perchรฉ ยซil Signore ne ha bisognoยป.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli