don Ivan Licinio – Commento al Vangelo di oggi, 12 Gennaio 2020

Tuo Padre ti ama ed è orgoglioso di te, sempre.

Colpisce e provoca la nostra riflessione il ritrovare Gesù in fila insieme ai peccatori, o a quelli che si ritenevano tali tanto da chiedere a Giovanni di essere battezzati, lavati dalle loro colpe.
E proprio Giovanni deve essere stato quello che più si è meravigliato nel vedere colui che aveva annunciato come il più grande, venire come tutti gli altri a chiedere di essere battezzato.

La prima cosa, allora, che il Vangelo di oggi ci dice è che Gesù cammina insieme ai peccatori, a coloro che sanno di aver bisogno del Suo amore. Per Gesù scendere nell’acqua del fiume Giordano è un po’ come scendere nelle profondità del nostro cuore, per andare a prendere quello che vi abbiamo nascosto e di cui ci vergogniamo. Gesù si immerge negli abissi della nostra storia per riemergere con una vita completamente nuova. Una vita che ci ha acquistato con la sua morte e resurrezione, perché questo è il battesimo: morire alla vita vecchia e nascere alla vita nuova in Cristo. Altro che compleanno, è il battesimo l’inizio della nostra vita! Una vita non fatta del susseguirsi di giorni, ma di occasioni di grazia.

L’altro spunto di riflessione ci viene offerto dalla frase pronunciata dal Cielo.

“Questi è il Figlio mio”.
Ci affanniamo ad ottenere titoli, potenza e ricchezza dimenticando che, con il battesimo, siamo diventati figli di Dio! Capite? Figli di Dio! Possiamo chiamare Dio papà! Apparteniamo alla famiglia di Dio, siamo suoi, avvolti nel suo amore e nella sua protezione. L’unzione con il crisma che viene fatta sul capo del battezzando è segno del nostro essere sacerdoti, re e profeti, ma richiama anche quel segno che Dio fece a Caino per proteggerlo dalle eventuali vendette per l’uccisione del fratello Abele. Noi siamo di Dio, nessuno può farci davvero del male.

“L’amato”.
Nel giorno del nostro battesimo ci viene dato un nome e quel nome sarà usato da Dio per chiamarci nel segreto del nostro cuore per sempre. Dietro ogni nome c’è una storia di vita, ma prima di questo, per Dio noi siamo gli amati. Cioè Dio ci ama a prescindere dalla nostra storia piena di alti e bassi, di delusioni o soddisfazioni. Prima del nostro nome c’è il suo incondizionato amore di Padre. Credo che la realizzazione più profonda di ognuno stia proprio nel sentirsi amati, nel sapere di essere importanti per qualcuno, nonostante i propri difetti e limiti.

“In lui ho posto il mio compiacimento”.
Compiacimento: non un piacere assoluto, bensì relativo; non si può essere compiaciuti in generale, lo si può essere soltanto in relazione a qualcuno (piacere – con). Compiacimento è l’espressione più complessa per dire semplicemente: mi piaci! A Dio noi piacciamo, sempre. Dio è un padre orgoglioso di noi. Com’è bello sentirsi dire da un genitore: sono orgoglioso di te! Com’è bello sentirsi dire da chi ami: tu mi piaci! Dovremmo dircelo più spesso, dovremmo dire più spesso ai nostri figli, a nostro marito, moglie, padre o madre, ai nostri amici: sono orgoglioso di te, mi piaci, mi piace quello che fai, mi piace quello che sei!

Oggi, ricordando il battesimo di Gesù, ricordiamo anche il nostro.
A proposito: ricordate la data del vostro battesimo? No? Correte subito in Parrocchia, chiamate il vostro Parroco e fatevela dire. Poi segnatevela fra le ricorrenze da non dimenticare. In quella giornata partecipate a Messa o almeno ritagliatevi un tempo per ringraziare il Padre e poi, la sera, perché no, andate a festeggiare con la famiglia, con gli amici. Festeggiamo tanti anniversari, perché escludere proprio il nostro battesimo?

Il battesimo, però, non va solo ricordato, ma vissuto. La missione che ci è stata data quel giorno è impegnativa. Tuttavia ci consola l’idea che non siamo soli, ma che, attraverso il Battesimo, Dio ha riposto il suo Spirito, il suo respiro, in noi. Siamo fatti di terra e di acqua battesimale. Adamo era un fantoccio di fango fin quando il Creatore non ha alitato su di lui. Da allora senza quel respiro di Dio in noi, non possiamo dirci davvero vivi.

Fonte: il blog di don Ivan


Letture della Domenica
BATTESIMO DEL SIGNORE – ANNO A – Festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 42,1-4.6-7

Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.

Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.

Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.

Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 28 (29)
R. Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R.

La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. R.

Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre. R.

Seconda Lettura

Vita familiare cristiana secondo il comandamento dell’amore.

Dagli Atti degli Apostoli
At 10,34-38

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. 

Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.

Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui».

Parola di Dio

Vangelo

Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 3,13-17

In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.

Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.

Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore

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