Amalo con tutto il vuoto che hai dentro
Oggi non facciamo memoria di qualcosa accaduto millenni fa.
La Pasqua รจ un evento attuale che inonda di luce la vita dei nostri giorni. Perciรฒ quella di oggi non รจ una rievocazione storica ma lโazione di rendere presente la Risurrezione di Cristo nella nostra storia personale.
Ce lo dice giร lโincipit del Vangelo di Giovanni: Maria di Mร gdala si reca al sepolcro ยซdi mattino, quando era ancora buioยป. ร giร mattino ma รจ ancora buio, si tratta di un tempo indefinito che i teologi chiamano il โgiร e non ancoraโ: nellโottica di fede รจ la sintesi piรน alta della nostra vita. Siamo giร salvati da Cristo mediante il battesimo ma siamo ancora ยซin attesa della sua venutaยป. Oggi potremmo dire: abbiamo giร vaccinato piรน di tre milioni di persone ma non ancora vediamo la fine della pandemia nel nostro Paese. Il โgiร e non ancoraโ รจ quindi lโicona del nostro essere pellegrini giร in viaggio e con una meta chiara ma non ancora arrivati a destinazione.
Questo cammino, tuttavia, diventa talvolta una corsa disperata, come quella di Maria di Magdala e di quanti, perduto ogni riferimento, sono spinti in avanti dalla paura di non riuscire a dare un senso alla loro esistenza. Corrono cosรฌ quelli che non sanno piรน qual รจ il loro posto nel mondo o quelli che non sanno dare una spiegazione al vuoto che hanno davanti, e dentro.
In questi momenti della vita si chiede aiuto alla speranza, che nel Vangelo รจ simboleggiata da Giovanni, il discepolo amato. La sua รจ una corsa diversa da quella della Maddalena. Corre piรน veloce perchรฉ la speranza stimola le migliori energie e ci fa raggiungere traguardi che prima erano impensabili. Cosa ti fa continuare a correre quando tutto sembra volerti bloccare? La speranza che ce la farai anche questa volta. Cosa ti fa continuare a vivere nonostante i sacrifici, le restrizioni e le privazioni di questo tempo? La speranza che presto tutto sarร finito. Quanto รจ potente la speranza! Eppure da sola non basta quando davanti ti trovi il vuoto. Giovanni arriva davanti al sepolcro e si ferma. Non riesce ad andare oltre quel vuoto che inghiotte ogni sua speranza. Giovanni forse sperava di trovare qualcosa di diverso da quello annunciato dalla Maddalena, ma la grossa pietra del sepolcro sembra rotolare sulle sue aspettative. Allora si ferma e aspetta.
Arriva, affaticato, Pietro. La sua corsa รจ piรน lenta non solo per la differenza di etร che cโรจ fra lui e Giovanni ma perchรฉ, dopo il canto del gallo, in Pietro รจ iniziato un graduale percorso di maturazione. A partire dal suo rinnegamento, Pietro sta perfezionando la sua adesione a Cristo e per questo nel Vangelo รจ lโimmagine della fede: non quella perfetta e granitica dei farisei ma una dimensione semplice, fragile, artigianale e per questo autentica. Allora quando la speranza si blocca arriva la fede che apre una strada. Giovanni seguirร Pietro e entrerร in quel vuoto che tanto lo spaventava.
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Ma se Giovanni รจ la speranza e Pietro la fede, ti starai chiedendo: dovโรจ lโamore? Lโamore รจ ovviamente Gesรน, ma รจ quel Gesรน che ora manca nel sepolcro perchรฉ risorto. Lโamore non รจ possesso ma soprattutto mancanza: amo dellโaltro ciรฒ che manca a me. Dโaltronde la frase piรน ripetuta da due che si amano รจ proprio โmi manchiโ. Siamo tutti manchevoli e per questo perennemente alla ricerca di ciรฒ che ci completa. Senza scomodare il Simposio di Platone o il piรน moderno Jacques Lacan, possiamo dire che Giovanni e Pietro credono perchรฉ in quel sepolcro vuoto capiscono quanto Gesรน gli manchi e per questo lo amano. Gesรน completa le loro esistenze perchรฉ con la sua resurrezione tutto acquista un senso. Anche quando Gesรน ascenderร al Cielo, sarร proprio questa โmancanzaโ che permetterร agli apostoli di spendere tutta la loro vita ad insegnare lโamore ricevuto dal Maestro.
Allora ti chiedo oggi: tu dove sei? Sei in una corsa disperata come quella della Maddalena, sei speranzoso ma bloccato davanti ad un senso di vuoto come Giovanni, sei in percorso di crescita della fede come Pietro o, ti do unโaltra possibilitร , sei scomparso come Giacomo? Giacomo, Giovanni e Pietro, erano quelli che Gesรน spesso chiamava in disparte e che lo hanno accompagnato fino allโultimo. Per questo motivo sono considerati gli amici intimi di Gesรน, eppure Giacomo non corre insieme agli altri due verso il sepolcro vuoto.
Io mi auguro che tu non sia rimasto come Giacomo in un angolo del cenacolo, sbigottito e senza prospettive per il futuro. Ma se cosรฌ fosse ti chiedo con tutta la forza che ho nel cuore, di iniziare a correre e di andare verso la Luce della Pasqua. Chiediti quanto ti manca il tuo amico Gesรน e amalo con tutto il vuoto che hai dentro. Lascia che trasformi il sepolcro del tuo cuore in uno spazio infinito di gioia e di nuove attese. Corri, corri verso la Vita, corri verso la Pace, corri verso lโAmore.
Concludo proponendoti dei passi di una bellissima poesia della giovane poetessa americana Amanda Gorman, che credo siano davvero adatti a quanto ci siamo detti finora:
ยซQuando arriva il giorno, ci chiediamo dove possiamo trovare una luce in questโombra senza fine?
La perdita che portiamo sulle spalle รจ un mare che dobbiamo guadare.
Noi abbiamo sfidato la pancia della bestia.
Noi abbiamo imparato che la quiete non รจ sempre pace,
e le norme e le nozioni di quel che ยซsemplicementeยป รจ non sono sempre giustizia.
Eppure, lโalba รจ nostra, prima ancora che ci sia dato accorgersene.
In qualche modo, ce lโabbiamo fatta [โฆ].
Quando il giorno arriverร , faremo un passo fuori dallโombra, in fiamme e senza paura.
Una nuova alba sboccerร , mentre noi la renderemo libera.
Perchรฉ ci sarร sempre luce,
Finchรฉ saremo coraggiosi abbastanza da vederla.
Finchรฉ saremo coraggiosi abbastanza da essere noi stessi luceยป.
Buona Pasqua di Luce a tutti!
Fonte: don Ivan Licinio

