don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 23 Gennaio 2022

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Uomini di Parola

Viviamo la III Domenica del Tempo ordinario che da alcuni anni, per volontร  di Papa Francesco, รจ dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. In effetti la Liturgia della Parola di questa Domenica si presta particolarmente allโ€™approfondimento sullโ€™identitร  della Parola e sul suo valore salvifico.

Nellโ€™esperienza del sacerdote Esdra, narrata nel libro di Neemia e dal quale รจ tratta la prima lettura di oggi, ritroviamo lโ€™esigenza di leggere, spiegare e consegnare la Parola a ยซquanti erano capaci di intendereยป e secondo una modalitร  non diversa da quella che noi conosciamo oggi. ยซI levรฌti โ€“ i sacerdoti โ€“ leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e cosรฌ facevano comprendere la letturaยป. Potremmo quasi dire che ci troviamo di fronte alla prima predica della storia; dโ€™altronde Esdraยซstava piรน in alto di tuttiยป perchรฉ ยซstava sopra una tribuna di legnoยป che tanto ci ricorda quei pulpiti ancora presenti nelle nostre antiche chiese.

Quello che perรฒ colpisce della narrazione di Neemia รจ come il popolo partecipa alla lettura della Legge, della Parola di Dio. Innanzitutto si tratta di una partecipazione attenta, poichรฉ ยซtutto il popolo tendeva lโ€™orecchioยป alla Parola, e poi di una partecipazione attiva tanto che il popolo manifesta i suoi sentimenti con la gestualitร  del corpo (ยซtutto il popolo si alzรฒ in piedi [โ€ฆ] alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terraยป), fino addirittura ad arrivare alla commozione (ยซtutto il popolo piangeva mentre ascoltavaยป).

Senza approfondire ulteriormente ma volendo solo fare un paragone fra lโ€™assemblea descritta nel libro di Neemia e le nostre assemblee domenicali, ci accorgiamo di non poter vantare la medesima partecipazione attenta e attiva alla Liturgia della Parola. Cโ€™รจ chi arriva in chiesa quando si รจ ormai al Vangelo; ci sono lettori che non vengono preparati; sistemi di amplificazione non sempre efficienti; omelie spesso lunghe e poco coinvolgenti. Tuttavia, fra tutti i motivi che potremmo elencare in merito alla nostra disaffezione alla Parola, credo che il piรน serio sia che non consideriamo piรน la Parola di Dio come il nostro oggi.

Cadiamo spesso nella tentazione di pensare che quello che ascoltiamo sia la narrazione di un fatto storico che perรฒ nulla ha da dire ai nostri giorni quando invece la Parola รจ la luce su quello che ci accade.

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Possiamo capire questo concetto grazie alla pagina del Vangelo di Luca proclamata in questa Domenica. La prima parte sembra lโ€™incipit di una delle tante biografie storiche dettata dallโ€™esigenza di ยซraccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti come li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parolaยป. Tuttavia ci accorgiamo di non trovarci dinanzi ad un testo del passato quando Gesรน dice, dopo aver letto un brano del profeta Isaia nella sinagoga del suo paese, ยซoggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป.

Gesรน consegna il rotolo del profeta Isaia allโ€™inserviente perchรฉ ormai quella Parola si รจ compiuta, si รจ incarnata nellโ€™oggi. Spiegare la Parola, cosรฌ come faceva Esdra, vuol dire collegare la Parola allโ€™oggi perchรฉ Cristo รจ il Verbo fatto carne, cioรจ la Parola di Dio unita alla realtร  umana. Ecco perchรฉ possiamo dire che la Parola รจ luce sulla nostra vita in quanto non รจ qualcosa che riguarda il passato ma parla al presente. Noi pensiamo di leggere la Parola ma in realtร  รจ la Parola a leggere noi; noi pensiamo di ascoltare la Parola per comprendere meglio Dio ma in realtร  la Parola ci aiuta a comprendere lโ€™oggi nel quale Dio manifesta la sua volontร .

Insomma noi pensiamo di spiegare la Parola ma in realtร  รจ la Parola che ci spiega la vita. Attraverso lโ€™azione dello Spirito Santo, la Parola รจ sempre nuova e capace di parlare al cuore di ogni uomo, di illuminarne il percorso di vita a partire dal quotidiano. La Parola di Dio รจ perciรฒ al servizio della realtร  e noi siamo al servizio di Dio attraverso la nostra realtร  cosรฌ come ce la spiega la Parola. รˆ cosรฌ che possiamo capire noi stessi attraverso la Parola e diventare a nostra volta Parola incarnata nellโ€™oggi dellโ€™umanitร . Non รจ importante comprendere appieno la Parola ma diventare la Parola di Dio che siamo, quello che il Signore attraverso di noi oggi vuole continuare a dire alla storia. Un antico adagio recitava cosรฌ: ยซNoi siamo lโ€™unica Bibbia che i popoli leggono ancora, siamo lโ€™ultimo messaggio di Dio scritto in opere e paroleยป.

Tutto questo significa che non possiamo non conoscere la Parola di Dio. รˆ quanto mai urgente leggerla, meditarla, approfondirla ma soprattutto viverla. Lโ€™ignoranza della Scrittura va di pari passo con la mediocritร  della fede e la mediocritร  della fede molte volte corrisponde alla pochezza della vita. Gesรน invece ci dice che oggi si รจ compiuta questa Scrittura per noi: oggi viene a portarci il lieto annuncio della sua misericordia, oggi viene a liberarci da ogni paura, oggi illumina le nostre tenebre, oggi ci dona la sua pace, oggi manifesta la sua grazia su di noi. La Parola รจ la promessa di Dio di amarci sempre e nonostante tutto; noi possiamo essere uomini di Parola se ci sforziamo oggi di fare lo stesso nei confronti di Dio e del prossimo.


Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram