I due re
Con la solennitร odierna di Nostro Signore Gesรน Cristo Re dellโUniverso, si chiude lโanno liturgico. Domenica prossima inizieremo il tempo di Avvento in preparazione al Santo Natale.
I toni altisonanti del profeta Daniele e del libro dellโApocalisse mettono in risalto il potere della maestร divina capace di estendersi per tutto lโuniverso, lasciando il passo ad un brano tratto dalla Passione di Gesรน, dove tutto sembra finire senza gloria nรฉ onore. Potremmo chiederci: dovโรจ la regalitร di Cristo, prigioniero e umiliato?
ร nella sua libertร !
Due autoritร regali una di fronte allโaltra eppure chi ha paura non รจ il prigioniero ma il carceriere. Nonostante il suo potere imperiale e le sue legioni, Pilato รจ prigioniero delle sue paure mentre Gesรน รจ un re disarmato reso libero dalla veritร ; Gesรน non ha paura, non fa paura, libera dalla paura, insegna a dipendere solo da ciรฒ che si ama. Gesรน non รจ compromesso con il potere ma ha il potere di comprometterci con Dio. Ci insegna a non prevalere sugli altri ma a rivalutare ognuno; a differenza di Pilato, Gesรน non ha un potere di vita o di morte ma con la sua morte dona la vita: รจ il potere dellโamore.
Con il suo sacrificio, compiuto liberamente e per amore, Gesรน dona a tutti noi la possibilitร di appartenere al suo Regno. La croce diventa, allora, il trono dal quale Gesรน esercita il potere dellโamore e la corona di spine sul suo capo ci ricorda quanto dolore lโamore autentico comporta. Ma รจ questโAmore, piรน forte della morte, che dร un senso ai nostri giorni; รจ questโAmore che troveremo ad aspettarci alla sera della vita; รจ questโAmore che continua a far girare il mondo, nonostante tutto.
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I regni della terra, si combattono, il potere di quaggiรน ha lโanima della guerra, si nutre di violenza. Il Regno, invece che Cristo รจ venuto ad instaurare รจ un Regno di pace, di giustizia, di caritร . Un Regno dove tutto รจ capovolto: il Re non si fa servire ma si fa servo; non spezza nessuno ma spezza se stesso; non versa il sangue di nessuno ma versa il suo sangue; non sacrifica nessuno ma sacrifica se stesso. Ecco perchรฉ il Regno di Gesรน non รจ di questo mondo perchรฉ qui siamo disposti a sacrificare tutto e tutti per il potere, per i soldi, per il piacere. Eppure il Regno di Dio รจ giร in mezzo a noi ogni qualvolta, come Gesรน, doniamo noi stessi per amore e non restiamo indifferenti al grido dei poveri; ogni qualvolta diamo testimonianza alla veritร e restiamo liberi da tutto quello che ci incatena al nostro egoismo.
Al termine di un anno liturgico siamo chiamati, perciรฒ, a tirare un poโ le somme tra lโAmore ricevuto e quello donato. Fatto il nostro bilancio personale, lo consegneremo al tempo di Avvento, ormai alle porte. Lasciamo oggi un Gesรน Re dellโUniverso e ci prepariamo alla venuta di un Gesรน Bambino, che si ostina ancora a nascere in mezzo a noi. Quasi a dire che abbiamo sempre la possibilitร di rinascere, di iniziare tutto daccapo. Impariamo da Maria a dire il nostro โEccomiโ alla volontร di Dio.
Mi rendo conto di quanto sia difficile oggi fare tutto questo e so anche che la paura potrebbe bloccarci fino al punto di perdere noi stessi, cosรฌ come ha spinto Pilato a condannare chi gli stava davanti. Eppure senza la paura di Pilato non avremmo conosciuto il coraggio di Gesรน. Questo per dire che il Signore si serve anche e soprattutto delle nostre fragilitร per manifestare la grandezza del suo Amore. Non รจ facile vivere nella veritร ed abbandonare la paura ma per questo motivo la gloria del Re dellโUniverso passa proprio per la croce. Gesรน รจ lรฌ con le braccia aperte, dona tutto di sรฉ e non prende niente. Sulla croce Gesรน muore ostinatamente amando. Ma non รจ la fine di tutto, anzi tutto ripartirร da quel gesto di amore. Pilato questo non lo puรฒ sapere, ma noi lo sappiamo bene. Sappiamo bene che ogni volta che decidiamo di far morire in noi tutto quello che ci impedisce di essere liberi, di essere veri e di amare davvero, possiamo rinnovarci, possiamo ripartire e, insieme con noi, puรฒ rinascere chi ci sta intorno, le persone care, quelle che ci incontrano, il mondo, lโuniverso.
Sรฌ, lโuniverso intero, perchรฉ lโamore non ha confini.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram



