Il brano del Vangelo di oggi riecheggiรฒ il 27 marzo 2020 in una Piazza San Pietro deserta. Papa Francesco lo scelse per invocare lโaiuto e la protezione di Dio nel periodo piรน virulento della pandemia. Per una curiosa coincidenza lo riascoltiamo oggi, alla vigilia del passaggio in zona bianca di quasi tutta la penisola. Personalmente ci leggo un invito a non dimenticare quello che abbiamo vissuto, cosรฌ da apprezzare quella normalitร che passo dopo passo stiamo riacquistando. Potremmo dimenticare troppo presto quello che abbiamo vissuto e il sacrificio di quanti si sono prodigati affinchรฉ questo giorno potesse arrivare quanto prima. Questo รจ un rischio concreto anche nella nostra vita di fede. La memoria gioca brutti scherzi e spesso dimentichiamo quanto il Signore ci ami e cosa sia disposto a fare per noi. Anche san Paolo รจ costretto a ricordarlo ai Corinzi quando gli scrive: ยซLโamore del Cristo ci possiedeยป.
Eppure puรฒ capitare anche a noi di vivere la stessa esperienza degli apostoli narrata nel vangelo odierno. Durante i grandi sconvolgimenti della vita, quando la barca sembra affondare, chiediamo aiuto al Signore ma, molto spesso, abbiamo la netta sensazione che non ci ascolti, che dorma. Allora alziamo la voce della nostra preghiera per svegliarlo: ยซMaestro, non tโimporta che siamo perduti?ยป. Questo grido contro il silenzio di Dio รจ una costante di tutte le generazioni, di tutta la storia. Eppure Gesรน รจ quanto mai chiaro e provocatorio nella sua risposta: ยซPerchรฉ avete paura? Non avete ancora fede?ยป. Gli apostoli dimenticano una cosa fondamentale: Gesรน รจ lรฌ con loro, รจ lโEmmanuele, il Dio con noi. E se Dio รจ con noi chi sarร contro di noi? Dio, allora, cโรจ sempre nella nostra vita ma a modo suo. Non segue i nostri schemi, non interviene al posto nostro, ma insieme a noi; non ci esenta dalla traversata, ma ci accompagna nellโoscuritร . Dio non ci custodisce dalla paura, ma nella paura. Da buon Padre, ci aiuta a maturare attraverso le difficoltร e perciรฒ, ci chiede di mettere in campo tutte le nostre capacitร , tutta la forza del cuore e dellโintelligenza per superare, sotto la sua guida, ogni tempesta della vita. I problemi si risolvono solo affrontandoli perchรฉ dโaltronde le barche non sono state costruite per restare ormeggiate al sicuro nei porti, ma per passare ยซallโaltra rivaยป.
Non possiamo farci bloccare dalla paura; per quanto questa faccia parte di noi, รจ proprio quando abbiamo la vita in tempesta che dobbiamo gridare la nostra fede nel Signore, dobbiamo urlarla controvento per ricordare a noi stessi di non essere soli ad attraversare il mare agitato della storia. E il Signore dirร ancora al vento โTaci!โ e al mare agitato โCalmati!โ.
Signore ti preghiamo: non farci piรน sentire urla di dolore, grida di chi cerca un figlio disperso o invoca giustizia. Fa tacere i proclami che incitano allโodio, le stupide rivendicazioni, le parole vuote dei potenti, il chiasso dei mass-media.
Signore calmaci. Calma quellโagitazione che ci portiamo nel cuore. Calma la frenesia di questo mondo. Calma lโanimo inquieto di chi non trova pace. Calma gli interessi spietati. Calma ogni nostro desiderio di rivalsa, di diventare peggio di chi condanniamo.
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Aumenta la nostra speranza in un futuro migliore.
Aumenta la nostra forza per non stancarci mai di costruirlo.
Aumenta il nostro amore per perdonare le offese e ricominciare ogni volta a costruire lรฌ dove eravamo rimasti. Lรฌ dove tu ci aspetti per continuare il viaggio insieme.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram



