È il tempo più atteso, sperato, desiderato, voluto, è il Natale; è un’attesa che si trasforma in bellezza e tenerezza, ma anche in straordinaria meraviglia.
Un Dio che si fa “piccolezza”, tutti da sempre abbiamo desiderio di crescere, da piccoli volevamo diventare grandi, da grandi vogliamo avere il potere, da potenti vorremmo divenire Dio; Dio si fa neonato, piccolissimo, sceglie l’umanità per manifestare il suo potere, il potere dell’amore che si trasmette nell’immagine tenera e commovente del bambino che succhia al petto della madre.
Dio si fa piccolo uomo per “assaporare” l’umanità e sentire tutto ciò che proviamo nella carne, è per questo che ne ha compassione.
È così che mi emoziono guardando quel «Ninno Dio» nel presepe, è per me oggi una dolce mano, calda, piena di affetto che ogni anno torna ad accarezzare il mio volto che è lo specchio del quotidiano, segnato da continui contrasti, sofferenze e gioie, dolori e piaceri, luce e tenebre; è l’umanità, bella perchè varia, destinata ad accogliere un piccolo neonato che viene a nascere in me affinché io nasca in Dio. Buon Natale a tutti!
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)
