Oggi si parla della bellezza, a volte associamo sempre laย Quaresimaย ad un momento triste o di mortificazione. La liturgiaย di questa Domenica,ย invece,ย ci dimostra il contrario,ย portandoci sul monteย Tabor, facendociย capireย che il senso veroย della Quaresimaย non si riduce ad uno sterileย fare fioretti o non mangiare dolci, quanto invece donarci la possibilitร di gustare la bellezza dellโincontro con il Signore. Lโinvito รจ a ricercare la bellezza,ย dicevaย Dostoevskijย โla bellezza salverร il mondoโ, quale bellezza salva il mondo?ย
Certo non i vestiti alla moda o lโultima macchina o cellulare, dovremmo recuperareย il senso della bellezza! La tentazioneย รจ quella di confondere la bellezza con lโapparire e lโostentareโฆ abbiamoย un grandeย bisogno di bellezzaย nelย nostro quotidiano. Impariamo a riconoscere leย tenebreย del nostro cuore per poter riportare luce, ecco perchรฉ veniamo catapultati su questo monte, dove non cโรจ nessun supereroe,ย se non una purificazione delloย sguardo deiย discepoliย capace di andare oltre lโapparenza e riuscendoย a riconoscere in Gesรน la vera bellezza. Il problema non รจ doveย viviamo o dove lavoriamo ma รจ come viviamo, รจ il come che cambia la nostra esistenza.
I discepoli finalmente si accorgono che Gesรนย รจ qualcosa di piรน del semplice profeta che appare;ย appartiene a Dio.ย Ognuno di noi ha fatto almeno una voltaย esperienza della bellezza diย Dio, in una carezza, un sorriso, un grazie,ย ma abbiamo fatto si che riammesse un momento; Proviamo a cogliere la bellezza cheย sta in mezzo a noi,ย a partire dalle piccole cose, finiremo per meravigliarci e stupirciย e da quelleย partire per incontrare la veraย bellezza.
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)
