In queste Domeniche lโaccento del Vangelo รจ posto sulla nostra necessitร di pregare, oggi in particolare Gesรน si sofferma sul โcomeโ pregare, come rivolgersi a Dio, e lo fa con una parabola.
Gesรน mette in evidenza una tentazione che spesso puรฒ capitare nella vita spirituale di ognuno di noi, la presunzione di โstare appostoโ con la coscienza, di pensare sempre che il problema sono gli altri, in questo modo trattiamo Dio come uno specchio dove riflettiamo il nostro ego, quasi vogliamo dire a Dio: โsegnati tutte le cose che faccio, e ricordati che io non sono come gli altri, ma molto molto di piรน degli altri.โ
La presunzione, la superbia, lโarroganza, sono modi di vivere che non coincidono con lโessere cristiani; stare davanti a Dio con la testa alta e il petto gonfio di ego, non ci fa pregare Dio ma solo noi stessi, piuttosto cosรฌ ci allontaniamo da Lui.ย
La preghiera puรฒ renderci atei? Sรฌ! Se al centro ci siamo solo noi รจ i nostri interessi, lโio diventa il nostro Dio! Non cโรจ piรน preghiera ma solitudine. Credo che possiamo permetterci di sbagliare su tante cose ma non su Dio! Chi sbaglia su Dio perde in partenza!
Guardiamo al pubblicano che con la testa abbassata, battendosi il petto dice: โO Dio abbi pietร di me peccatore!โ.
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Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)



