Il metodo del Vincitore
Spesso Gesรน parla e discute a lungo, con calma. Durante le tentazioni, invece, le sue risposte sono rapide, secche, per nulla argomentate. Non hanno nรฉ la fragranza narrativa delle parabole nรฉ il ragionamento perforante delle dispute con farisei e sadducei. Sembra di assistere a un duello a fil di spada; non ci sono piani strategici, ma solo colpo su colpo.
Un duello si conclude con un solo vincitore… e uno sconfitto. Cโรจ in gioco la vita, perciรฒ fronzoli e orpelli non sono ammessi. ร necessario parare i colpi con sveltezza e attaccare, senza esitare troppo. In caso contrario si soccombe. Durante lo scontro, una mossa incerta o un indugio espongono il fianco a ferite mortali. Imprudente รจ pure la presunzione di aver tutto sotto controllo, ritenendo impossibile un colpo a sorpresa del nemico. I colpi a sorpresa sono i piรน pericolosi, poichรฉ imprevisti e imprevedibili.
Si riesce a vincere un duello solo arrivandovi allenati alla prontezza, preparati alla sveltezza. E non esiste giorno, luogo, incontro che non offra occasione di addestrarsi alla prontezza. ร da insensati ritenere che un duello si vinca senza addestramento. Certo, la fortuna aiuta gli audaci, ma โ quando lo fa โ lo fa una volta. Poi, o sei capace o perdi. Essere sconfitto in una partita di carte o a calcio รจ un conto, perdere la speranza e la vita รจ tuttโaltro. E il trofeo ambito dal nemico รจ la nostra speranza e, con essa, la vita. La posta รจ troppo alta per permetterci pressappochismo, faciloneria e approssimazione.
Il Signore arriva a quel duello preparatissimo. La sua destrezza si nota nella velocitร , nella sveltezza della sua reazione, libera da ogni forma di autocompiacimento (se in un duello perdi tempo a guardare quanto sei bello e bravo, hai giร perso). Il Vangelo accenna al metodo di Gesรน per arrivare pronto allo scontro. Innanzitutto lasciarsi condurre solo dallo Spirito, cioรจ: imparare solo da chi puรฒ insegnare. Esercitarsi alla resistenza: non digiuna un giorno, ma quaranta. Avere a cuore le Sacre Scritture; solo cosรฌ fioriranno bene sulle labbra.
Alla fine della Quaresima, la Chiesa canterร : โMors et Vita duello conflixere mirandoโ, โMorte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duelloโ. Sappiamo bene chi ha vinto. Perciรฒ conviene seguire il metodo del Vincitore.
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don Giovanni Cesare Pagazzi (annuario al 04/09/2019)
Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
La creazione dei progenitori e il loro peccato.
Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7
Il Signore Dio plasmรฒ l’uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซร vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietร di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Sรฌ, le mie iniquitร io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.
Seconda Lettura
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.
Forma breve:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Parola di Dio
Vangelo
Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11
In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore