don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2022

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Parole infuocate

Nel brano di Vangelo di questa seconda domenica di Avvento, la Chiesa ci presenta Giovanni il battista, figura importantissima nella storia di Gesรน. Tutti e quattro i Vangeli ne parlano e lo mettono in risalto come preparatore e annunciatore del Messia Gesรน.

Anche per noi che ci stiamo preparando (come?) al Natale di Gesรน, รจ importante lasciarsi guidare da Giovanni il battista proprio cosรฌ come รจ raccontato dagli evangelisti.

Sicuramente ad ascoltare quello che dice si rimane colpiti dalla forza e durezza delle parole, specialmente quando si rivolge a quelli che si consideravano i piรน religiosi del suo tempo, farisei e sadducei. Non usa mezze misure nellโ€™accusare la loro superficialitร  religiosa, paragonandoli a dei serpenti, che nel mondo antico erano simbolo del nemico di Dio e del mondo pagano.

Forse ci fa davvero bene riascoltare le sue parole che dentro il Vangelo non ci vogliono accusare in modo sterile ma al contrario svegliar fuori e trovare la giusta strada.
Giovanni Battista รจ povero, e con la sua scelta di vivere e predicare nel deserto vuole diventare un punto di riferimento a chi vuole ritrovare una fede genuina, un incontro con Dio vero, libero da sovrastrutture religiose pesanti. Giovanni, come gli antichi profeti che troviamo lungo tutto il percorso dellโ€™Antico Testamento prima della venuta di Cristo (lui รจ una sorta di ultimo profetaโ€ฆ), richiama ad una adesione a Dio vera, sincera e concreta.

Il gesto di battezzare non รจ una azione magica che dallโ€™esterno cambia il cuore, ma al contrario รจ come un segnale che indica la strada che poi la persona deve compiere con la sua volontร  e insieme ad altri. Il battesimo non รจ una magia che protegge in modo passivo chi lo riceve ma un gesto che, se compreso bene, riaccende il cammino verso Dio, un cammino che tutti possiamo fare, perchรฉ Dio รจ vicino!

Su questo insiste Giovanni il battista nella sua predicazione: โ€œil regno di Dio รจ vicinoโ€, non per spaventarci ma per avvolgerci. Infatti predica dicendo che viene Dio stesso a battezzarci, cioรจ immergerci, nel suo Amore, nel suo calore e luce (Spirito Santo e fuoco).

Come ci stiamo preparando al Natale? Tutto attorno a noi parla in modo bello e caloroso di questa festa che si avvicina e che unisce e riscalda i cuori, ma se non muove la domanda interna di Dio, se non ci spinge a iniziare a cambiare vita, allora rimane quel che rimane, una โ€œmagia del Nataleโ€ che dopo pochi giorni viene chiusa in scatoloni e riposta in soffitta.

Giovanni Battista รจ certamente molto duro nel suo comunicare, ma abbiamo bisogno di uno scossone spirituale che ci riporti a vivere il Natale giร  ora e non solamente il 25 dicembre. Per chi crede, รจ giร  Natale, Dio รจ giร  entrato nella storia umana, e nella nostra storia personale.

Abbiamo giร  ricevuto il Battesimo a suo tempo, e quel gesto, che nella maggior parte di noi รจ stato scelto dai nostri genitori, ci ha fatto diventare cristiani non per magia, ma come dono e opportunitร . Siamo giร  cristiani ma dobbiamo anche continuamente diventarlo, con le scelte evangeliche di ogni giorno. Dio รจ con noi e ci chiama a seguilo, ma non fa โ€œmagicamenteโ€ quel piccolo passo che spetta solo a noi, un passo che non รจ impossibile fare!

Quando andiamo a messa ancor oggi entrando in chiesa ci igienizziamo le mani come buona prassi in questo tempo di pandemia. รˆ un gesto esteriore che ci protegge per quel poco che dura e finchรฉ non sporchiamo ancora le mani. Non รจ certamente cosรฌ che siamo chiamati a vivere i riti e le celebrazioni, compresa quella solenne di Natale.

Se ci lasciamo avvolgere dal Vangelo e lo facciamo entrare dentro il cuore perchรฉ lo scaldi davvero, allora quei riti e celebrazioni avranno una durata sanante che va oltre il tempo della messa e della preghiera insieme, e daremo dei frutti concreti che ci fanno sentire Dio vicino, sempre.

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don Giovanni

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)