Uccidere Gesรน

Lโevangelista ci racconta di un rapidissimo cambio di atteggiamento di coloro che ascoltano Gesรน, che passa dallo stupore misto a meraviglia al rifiuto e alla violenza.
Lโevangelista Luca ci racconta questo episodio facendoci intravedere quella che sarร tutta la vita di Gesรน come Messia che dapprima viene accolto e osannato, ricercato e seguito, ma poi, pian piano che si avvicina a Gerusalemme, viene mal interpretato, abbandonato persino dai suoi amici e ucciso fuori dalla cittร santa. Quello che accade qui a Nazareth รจ in piccolo tutta la storia di Gesรน e forse anche in piccolo quello che avviene sempre nel cammino di Gesรน dentro la storia umana e dentro la nostra, la mia piccola storia.
Sarebbe davvero facile fare come in quelle storie cinematografiche dove in modo molto semplicistico si scontrano buoni e cattivi, e giudicare come cattivi gli abitanti di Nazareth. Come ci viene raccontato da Luca, quei conterranei di Gesรน, con il loro passare da accoglienza a rifiuto, ben rappresentano lโanimo umano che di fronte alle sfide della vita, davanti a una novitร che richiede cambiamento di mentalitร e abbandono di facili schemi, davanti a quello che mette in discussione, ha una naturale reazione del rifiuto. Riconosco anchโio in questi personaggi la mia fatica a credere e accettare fino in fondo le parole del Vangelo, gli insegnamenti di Gesรน che mi mettono in discussione e che mi spingono a un cambiamento che non ho voglia di fare.
Gesรน a Nazareth viene visto coe una bella novitร , ma quando provoca a credere in lui fino in fondo, quando spinge a cambiare la mentalitร chiusa del piccolo villaggio, allora scatta il giudizio e la volontร di tagliarlo fuori. Gesรน viene buttato fuori da Nazareth e questo capita anche in me, quando in fondo โbutto fuoriโ Gesรน dalle decisioni importanti della mia vita, quando non tengo conto della mia fede nelle mie scelte quotidiane e nel modo di stare con il prossimo. Posso anchโio tentare di โuccidere Gesรนโ quando semplicemente lo rinchiudo in un recinto sacro domenicale o di qualche momento tradizionale, ma non lo accolgo nella casa nel mio cuore di ogni giorno.
Nazareth siamo anche noi come Chiesa, quando Gesรน qui non trova piena accoglienza proprio tra i suoi di oggi che siamo noi cristiani.
Il racconto si conclude con un โcolpo di scenaโ che anchโesso รจ in fondo una anticipazione di tutto il Vangelo. Gesรน stretto da una folla che lo vuole uccidere alla fine โpassa in mezzo a loro e continua il suo camminoโ.
Se un simile salvataggio puรฒ sembrare un poโ inverosimile dal punto di vista della cronaca, รจ vero dal punto di vista del significato. Gesรน che risorge da morte รจ il segno finale che in tutta la vicenda lโultima parola non รจ quella dei violenti ma รจ la Parola di Gesรน, che esce sempre vincitrice e nulla la puรฒ fermare. Mi piace pensare che per me รจ un invito alla fiducia, che nonostante tutte le resistenze che posso opporre alla sua Parola dentro di me cosรฌ come dentro la storia, alla fine niente ferma il Vangelo che โpassa in mezzoโ, cioรจ non va altrove o fugge, ma rimane โin mezzoโ a difficoltร , contraddizioni, rifiuti.
Per quanto anchโio possa tentare di uccidere Gesรน con la mia indifferenza e il mio peccato, alla fine lui continua dentro di me il suo cammino e niente lo ferma.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



