La lingua di Dio

Nel Vangelo di questa domenica, proseguendo il racconto di Luca, ci troviamo nella parte in cui lโevangelista ricorda Gesรน che insegna la preghiera fondamentale dei cristiani, il โPadre Nostroโ. Ci accorgiamo subito che la versione di questo evangelista รจ un poโ diversa dalla preghiera che conosciamo a memoria, e che รจ presa dal vangelo di Matteo. Ma poco importa, perchรฉ in fondo a Gesรน stesso non importa affatto lโinsegnamento di una โformulaโ con la quale rivolgersi in modo corretto ed efficace a Dio, come si trattasse di una formula magica. Al Maestro interessa che pregando, i suoi discepoli e noi comprendiamo โchi รจโ Dio veramente, e quale รจ la vera relazione da instaurare con lui.
Quando i discepoli chiedono che Gesรน insegni loro a pregare, la prima parola รจ โPadreโ, che lโevangelista Matteo arricchisce con โโฆ nostroโ. Ecco la preghiera vera che ha come primo effetto non quello di ottenere qualcosa, ma di aprirci gli occhi su chi รจ Dio per noi, per tutti. Gesรน aggiunge anche quella piccola storia dellโamico che chiede allโaltro amico un favore nella notte, perchรฉ non importa la formula magica, ma il cuore aperto a Dio, che spesso abbiamo โcammuffatoโ e โnascostoโ dietro maschere inutili e fuorvianti di giudice severo, di padrone esigente, di essere indeterminato e distante, di prestigiatore di miracoli, di burattinaio della storiaโฆ
Dio รจ Padre, Padre nostroโฆ Basta questo per cambiare anche la comprensione di chi siamo noi e di chi ci sta accanto. Se come cristiani capissimo fino in fondo chi รจ Dio Padre, non faremmo piรน distinzioni severe tra religioni, tra culture e tradizioni diverse, tra praticanti e non praticanti, anche tra credenti e non credenti. Nel momento in cui insieme diciamo con le labbra โPadre nostroโฆโ, il cuore รจ indirizzato a comprendere ogni altro linguaggio, e tutto quello che puรฒ dividere gli uomini inizia a scomparire.
E davvero iniziamo a comprenderci con la lingua universale dellโamore, perchรฉ รจ lโunica lingua che Dio comprende e parla.
Giovanni don
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



