don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 24 Aprile 2022

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Una fede con il punto di domanda

In una scena del film โ€œCosรฌ parlรฒ Bellavistaโ€, film di Luciano De Crescenzo del 1984, il protagonista, un professore di filosofia, mentre sta facendo una lezione agli amici presenti, disegna su una lavagna un punto interrogativo e un punto esclamativo. Il primo rappresenta il bene incarnato dagli uomini che hanno i dubbi mentre lโ€™altro รจ il male cioรจ gli uomini che hanno certezze e una fede incrollabile. Per il professor Bellavista i piรน pericolosi da cui stare alla larga sono proprio i secondi, cioรจ quelli dalla fede incrollabile perchรฉ sono violenti con le loro certezze che impongono agli altri, mentre quelli con cui stare in pace e tranquilli sono quelli con i dubbi, perchรฉ sono brave persone, tolleranti e democratiche.

Ho pensato immediatamente a Tommaso che nel Vangelo di Giovanni, nelle tre volte in cui parla รจ sempre con un punto interrogativo e carico di dubbi, anche con il rischio di fraintendere le parole di Gesรน o quello che di lui gli dicono. Il discepolo Tommaso non รจ presente quando Gesรน la sera del giorno della resurrezione si manifesta vivente e in mezzo alla piccola spaurita comunitร  dei suoi amici. Da quel giorno in poi, ogni otto giorni, i cristiani si raduneranno per sperimentare la presenza viva di Gesรน, che non vuole essere ricordato come un personaggio del passato, ma come colui che continua a vivere in mezzo ai suoi che lo conoscono e lo amano.

รˆ la domenica, il giorno dei cristiani, giorno in cui rinnovare quellโ€™incontro straordinario di pace, misericordia e unitร . Tommaso alla prima apparizione non รจ presente e quando gli parlano della presenza di Gesรน lui non si fida delle sole parole. Anche lui vuole fare esperienza di Gesรน vivo, di una fede viva e non solo di parole. Anche lui come gli altri primi testimoni ha bisogno di vedere e toccare, di sentirsi personalmente visto e toccato dallโ€™amico e maestro che รจ risorto. Tommaso รจ in ricerca e non si fida del โ€œsentito direโ€. Gli altri discepoli non gli possono imporre la fede e costringerlo a credere con le loro parole, anche lui ha bisogno di fare la loro stessa esperienza.

Il Vangelo ci racconta che otto giorni dopo Gesรน risorto รจ di nuovo lรฌ, in mezzo ai suoi discepoli, per comunicare ancora pace e misericordia, per rispondere al loro bisogno di esperienza di vita e resurrezione. Gesรน risorto รจ ancora lรฌ stavolta anche con Tommaso. Gesรน รจ sempre presente nella comunitร  cristiana quando questa รจ radunata con spirito di fraternitร  e con lo stile dellโ€™amicizia. Gesรน si mostra a Tommaso in modo unico, ma lโ€™evangelista Giovanni aggiunge che Gesรน proclama beati anche tutti coloro che nelle generazioni successive a quella degli apostoli crederanno anche senza aver visto quello che i discepoli hanno visto.

La beatitudine della fede รจ possibile a tutti, anche a noi, anche a me oggi, anche se non ho visto Gesรน come lo hanno visto i discepoli. Posso anchโ€™io sperimentare la resurrezione proprio dentro la comunitร  dei fratelli e sorelle come me nella fede. Gesรน non cerca la fede incrollabile, anche perchรฉ non esiste ma รจ solo una maschera della violenza, del desiderio di potere che sicuramente non alimenta ma uccide la fraternitร . Gesรน cerca i dubbi, le domande, il desiderio di ricerca, la voglia di conoscere di piรนโ€ฆ

Solo chi cerca trova, e solamente chi si pone domande puรฒ trovare risposte. Ed il modo migliore per trovare risposte nella fede รจ proprio vivere dentro la comunitร  dei fratelli e sorelle nella fede, una comunitร  dove non si impone il credere ma lo si vive insieme, dove si ricerca insieme Gesรน vivente, con lo stile tipico dei cristiani che non puรฒ essere che quello dellโ€™amore e della misericordia.

La domenica, giorno del Signore, รจ il giorno in cui come cristiani possiamo sperimentare questa fraternitร  che risponde al desiderio di sentire vivo Gesรน. La domenica รจ il giorno in cui le porte della chiesa, non tanto lโ€™edificio ma la comunitร  di persone, rimangono aperte per tutti coloro che hanno tanti punti di domanda su Dio.


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)