don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 22 Maggio 2022

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Il โ€œcachotโ€ di Dio

In questi giorni sto leggendo un bel libro di padre Alberto Maggi che ripercorre la vita di Bernadette Soubirous, la giovane ragazza che a Lourdes disse di aver visto e parlato con la Madonna, apparsa nella Grotta di Massabielle. Il libro si intitola โ€œBernadette, la vera storia di una santa imperfettaโ€ (ed. Garzanti 2022). Nel raccontare gli inizi di questa storia straordinaria, padre Maggi evidenza lโ€™ambiente poverissimo nel quale la 14enne nasce e cresce, dove la grande povertร  materiale dei protagonisti si mescolava con quella loro culturale.

Il simbolo di questa situazione di degrado รจ lโ€™abitazione nella quale Bernadette si trova a vivere con la famiglia al tempo delle apparizioni, nel febbraio del 1858. Il โ€œchachotโ€ รจ una umida e malsana stanza che fungeva in passato da prigione, nel seminterrato di una casa. Questo luogo, che ho visitato e che molto mi ha colpito, dice molto della storia umana e anche spirituale di Bernadette. รˆ in questa situazione di grande povertร , piccolezza e limite che Dio in qualche modo trova spazio nella vita della famiglia Soubirous, che se pur era priva di soldi, capacitร  e salute nei suoi membri, non mancava di amore, e forse per questo proprio a partire da quellโ€™umile dimora la giovane Bernadette cresce nellโ€™esperienza di Dio fino a diventare simbolo di santitร . Dallโ€™umile cachot, dalla povertร  anche della grotta di Massabielle, e soprattutto dalla povertร  della sua vita, Bernadette arriva agli onori degli altari nel 1933.

Gesรน nellโ€™ultima cena, secondo il racconto di Giovanni, dice: โ€œSe uno mi ama, osserverร  la mia parola e il Padre mio lo amerร  e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di luiโ€.
Dio trova casa dove cโ€™รจ amore, dove cโ€™รจ il desiderio di orientare la propria vita secondo gli insegnamenti di Gesรน. Lo stesso Maestro di Galilea con la sua umanitร  porta a livello umano la presenza di Dio indicando come diventare noi stessi spazio di Dio dentro la nostra umanitร , cosรฌ come essa รจ, con tutti i limiti e le povertร  della condizione umana.

Mi piace davvero pensare che Dio non rimane in un irraggiungibile cielo lontano, alto come certi altissimi piedistalli e altari, ma vuole trovare casa nel nostro angusto โ€œcachotโ€ umano, dentro le pareti della nostra vita anche quando รจ segnata dai nostri errori, dalle vicende tristi e tragiche della storia, dal peccato che inevitabilmente ci condiziona. Basta solo che ci sia amore, un amore concreto come quello di Gesรน. Ed รจ per questo che il Signore stesso promette ai suoi amici lโ€™azione dello Spirito Santo, che ricorda le parole di Gesรน che aiuta a rendere attuali i suoi insegnamenti.

Lo Spirito Santo, il soffio caldo e buono di Dio dentro la nostra mente, ci aiuta a fare un ponte tra Vangelo e vita, tra le parole e i gesti di Gesรน e le nostre parole e gesti, tra il cielo e la nostra piccola terra. E cosรฌ anche la situazione piรน difficile e limitata di vita puรฒ diventare spazio per amare davvero, senza paura e limiti e quindi offrire una dimora davvero degna di Dio Amore.

Oggi a Lourdes colpiscono le grandi chiese e gli ampi spazi costruiti per accogliere i milioni di pellegrini che arrivano, tanti dei quali malati come lo era Bernadette, e che sono sicuramente segno di grande devozione e fede. Ma per me รจ proprio il piccolo e povero โ€œcachotโ€ della famiglia Soubirous abitato dallโ€™amore a dirci ancora qual รจ il vero luogo dove Dio desidera trovare oggi spazio per abitare.
Giovanni don


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)