Seminatori di Dio
Monsignor Chiavelli, vecchio parroco del mio paese nativo, Bussolengo, diceva spesso con quel suo modo sintetico e profondo: โlโimportante รจ seminareโฆโ, riferendosi alle tante cose che si fanno in parrocchia ma che spesso non vanno a buon fine e non hanno il risultato sperato. Lโimportante รจ seminare con fiducia e generositร , sapendo che se forse una parte andrร sprecata, una parte produrrร un frutto cosรฌ abbondante da far quasi dimenticare le perdite. ร questo il senso ultimo delle parole di Gesรน in questa parabola del seminatore, con la quale il Maestro vuole dare una immagine efficace di quello che lui sta facendo e della sua azione in mezzo agli uomini.
Gesรน รจ stato un seminatore di Dio molto generoso e coraggioso, anche se molte delle cose che ha detto e fatto sono andate perse, soffocate dai pregiudizi dei suoi contemporanei, calpestate da chi era troppo chiuso nelle proprie occupazioni a corto raggio, anche se sono state accolte dalle folle allโinizio con un entusiasmo ma di breve durataโฆ Gesรน ha seminato sapendo che il seme di Dio era capace di produrre miracoli anche con poco, anche se inizialmente accolto da pochi, anche se seminato su un terreno difficile come quello del Golgota dove รจ stato crocifisso.
La parabola del seminatore coraggioso e tenace, che fotografa lโazione di Gesรน, ben si puรฒ adattare anche alla Chiesa di oggi, che sembra operare in un campo difficile, pieno di distrazioni e superficialitร , dove sembra davvero che non ci sia piรน spazio per accogliere il Vangelo davvero. Questa che ascoltiamo รจ una parabola che vuole ridarci coraggio, sapendo che la stessa sorte difficile รจ capitata anche al primo dei seminatori di Dio, Cristo Gesรน. ร una parabola che non vuole farci cedere allo scoraggiamento dei tanti insuccessi, ma che vuole ricordarci che il seme di Dio, le sue parole e insegnamenti sono capaci di fruttare e cambiare ancora oggi il mondo.
Lโimportante รจ seminare il bene sempre, senza illudersi che tutto andrร a buon fine, ma senza nemmeno pensare che tutto sarร inutile quando sperimentiamo gli insuccessi e le incomprensioni. Anche noi stessi siamo spesso incapaci di accogliere il bene che riceviamo, e siamo superficiali, incostanti e chiusi. Ma Dio continua a seminare la sua presenza in me, in noi.
Mi colpisce sempre la tenacia dei missionari, che in terre di povertร e ingiustizie profonde, non smettono di operare il bene, non si scoraggiano davanti allโenormitร dei problemi e credono nello sviluppo umano, nella possibilitร di portare un cambiamento. Sembra una semina inutile e cโรจ la tentazione di mollare ma non lo fanno, sapendo che Gesรน ha seminato di piรน proprio quando era inchiodato per amore sulla croce e il suo primo frutto fu la resurrezione. Penso a quei genitori che hanno figli con gravi problemi di salute e disabilitร , che non smettono di credere nei loro figli e di come inserirli in una societร sempre piรน competitiva e feroce con chi non รจ al massimo delle capacitร . Nonostante raccolgano spesso frutti amari di emarginazione, non smettono di seminare amore per i loro figli, arrivando a far crescere nel terreno sociale e della Chiesa frutti di fraternitร e solidarietร , proprio con il loro seme povero ma prezioso della disabilitร del figlio.
Penso anche in questi tempi alla tenacia del Papa che cerca di seminare parole di pace in un mondo che semina ordigni e pianta continuamente parole di guerra. Sembra davvero una semina inutile in un terreno difficile, ma la fede fa vedere oltre, e mostra Gesรน che non ha mai mollato.
โIl seminatore uscรฌ a seminareโฆโ, senza controllare il terreno e senza calcolare nulla.
Usciamo anche noi a seminare Dio come fa fatto Gesรน. Usciamo dalle nostre paure e chiusure, credendo nella forza del seme, nella ricchezza che sta dentro il Vangelo seminato in noi.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)




